Ennio Flaiano ” Ho una tale sfiducia nel futuro che faccio progetti solo per il passato” Gli anni successivi alla sua morte (1972) hanno confermato che il futuro sarebbe stato orrendo. Personalmente non mi faccio soverchie illusioni sul futuro. Anche se è vero che la storia non è mai stata prevedibile, con balzi all’indietro o in avanti, senza nessuna possibilità di predizioni credibili.

Slavoj Zizek, filosofo sloveno, molto discusso non solo per il suo indubbio talento ma anche per le sue commistioni culturali che ai più sono apparse bizzarre ci dice perentoriamente sul nostro futuro: “comunismo o barbarie, è così semplice!”1).
Tutt’altra cosa da “socialismo o barbarie” di Rosa Luxemburg.

“Non è la visione di un futuro luminoso, ma piuttosto quella di un disastro comunismo come antidoto al disastro capitalismo. Lo Stato dovrebbe non solo assumere un ruolo molto più attivo, come riorganizzare la fabbricazione di prodotti essenziali (maschere, kit di test, respiratori), requisire hotel e complessi turistici, garantire la sopravvivenza a tutti i disoccupati, ecc. Lo Stato ha un urgente bisogno di non abbandonarsi ai meccanismi senz’anima del mercato capitalista.”

Gli auspici di Zizek credo siano destinati a cadere nel vuoto. Gli stati occidentali hanno ben altri propositi, in gran parte previsti ab illo tempore da Michel Foucault, relativamente alla biopolitica e alla biosicurezza e più recentemente puntualizzati da Patrick Zybelrman 2) che ipotizza un passaggio dal potere politico-economico al potere sanitario, un passaggio che comporterebbe il ricorso al terrore (terrorismo) sanitario con cui depotenziare la socialità e la solidarietà, rafforzare l’atomismo, andando al di là della società liquida di cui aveva trattato con sapienza Zygmunt Bauman 3), sostituire al contatto umano una relazione di tipo digitale come già, molti soloni, anche in Italia, prevedono per le scuole e per le università e rarefare in tal modo la partecipazione a lezioni, a convegni, a riunioni, a manifestazioni, realizzando così un golpe autoritario con la complicità degli stessi cittadini diventati collaboratori e responsabili rispetto al disegno “sanitario”, per cui saranno giudicati incivili, egoisti, terroristi chi non dovesse obbedire alle regole altruiste imposte dallo stato che pretenderà una sanità obbligatoria per legge, con farmaci, vaccini, penalizzazioni, detenzione…

Il compito di educare i cittadini al nuovo modello civico spetta, ovviamente ai media, agli intellettuali di regime, di opposizione, alternativi, di sinistra che dovranno illustrare le nuove e magnifiche sorti progressive del nuovo mondo.
Spetta invece a filantropi come Soros e Gates sovvenzionare con ingenti capitali le più importanti testate del pianeta (stanno venendo fuori, in questo periodo, gli altarini). perché costringano, ricattino, corrompano gli “educatori” del nuovo ordine sanitario globale, sia nella loro veste di editori, di direttori, di giornalisti, di voci libere…

Una società umana che di umano avrà ben poco e che solo la rivolta potrà abbattere…ma tale rivolta sarà mai possibile, oppure l’addomesticamento del gregge umano è già arrivato, come temeva Aldous Huxley,4) a livelli irreversibili?

La pandemia durerà ancora un certo tempo fino ad una nuova normalità, sentenzia l’OMS
Che poco durerà…la normalità…perché se Covid19 non sarà…un altro virus sarà…

NOTE
1)Slavoj Zizek “Comunismo o barbarie, è così semplice!” in Ancora fischia il vento 13/05/20
2)Patrick Zybelrman. Vedi Giorgio Agamben “Biosicurezza” in Una voce 11/05/20
3) Sul concetto di liquidità in Zyygmunt Bauman vedi almeno “Modernità liquida” Roma-Bari 2011, “Vita liquida” Bari 2009
4) Aldous Huxley “Il mondo nuovo e il ritorno al mondo nuovo” Milano 1991

pubblicato anche su L’interferenza   14/05/20

Di Antonello Boassa

Contro le guerre imperiali innanzitutto, contro le guerre valutarie e del debito, contro le politiche neoliberiste. Contro lo sfruttamento dei lavoratori e dei popoli, contro la devastazione del pianeta, in difesa dello stato sociale e della libertà e dell'uguaglianza sociale di tutte e di tutti, in difesa del mondo animale, Antonio scrive anche per L'Interferenza

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