María Victoria e Rodolfo Walsh

Francesco Cecchini

“Di tutti i miei mestieri terreni, la violenta arte della scrittura era quella che mi andava meglio.”          

Rodolfo Walsh

“Oggi sono tre mesi dopo la morte di mia figlia, María Victoria, dopo un combattimento con le forze armate (…) Nel tempo che ho trascorso ho riflettuto su quella morte. Mi chiedevo se mia figlia, se tutti quelli che muoiono come lei, avevano un altro modo. La risposta arriva dal profondo del mio cuore e voglio che i miei amici lo sappiano. Vicki fu in grado di scegliere altri percorsi che erano diversi senza essere disonorevoli, ma quello che scelse era il più giusto, il più generoso, il più ragionato. La sua lucida morte è una sintesi della sua breve, bella vita. Non ha vissuto per lei, ha vissuto per gli altri e quegli altri sono milioni. La sua morte sì, la sua morte è stata gloriosamente sua, e in quell’orgoglio mi dichiaro e sono colui che è rinato da lei. ” Rodolfo Walsh,  Lettera ai miei amici, 29 dicembre 1976

Catturato dall’ Interpol Brasile l’ 8 maggio a  Paraty, una città situata tra San Paolo e Rio de Janeiro, il criminale Gonzalo Sánchez è stato estradato lunedì scorso  in Argentina dove sarà processato per crimini contro l’ umanità.

Gonzalo Sánchez, conosciuto come Chispa  faceva parte delle squadre, patotas, dell’Escuela Superior de Mecánica de la Armada (ESMA) e tra il 1976 e il 1982 partecipò a rapimenti e detenzioni illegali di persone che, nella clandestinità, venivano sottoposte a torture fisiche e psicologiche.  Molti di loro sono state assassinate, altre sparivano.

Rodolfo Walsh fu assassinato a Buenos Aires,43 anni fa il 25 marzo 1977, dalla dittatura poco dopo aver scritto Carta Abierta de un escritor a la Junta Militar, che inizia così: ” Quindicimila dispersi, diecimila prigionieri, quattromila morti, decine di migliaia di esuli sono le cifre reali di questo terrore….” Della patota che lo assassinò faceva parte Gonzalo Chispa Sánchez.

Ddurante l’imboscata Rodolfo Walsh  fu ferito a morte nel tentativo di resistere e ferì uno dei suoi aggressori; fu poi portato via in macchina e il suo corpo fu visto da sopravvissuti in un locale dell’ ESMA.

Per l’importanza dell’arresto come contributo alla memoria, verità e giustizia, il presidente Alberto Fernández ha seguito in dettaglio l’ estradizione Gonzalo Chispa Sánchez e seguirà il processo.

Questa è la prima estradizione concessa all’Argentina dal presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, che si vanta della dittatura del suo paese e di rivendicare figure come il dittatore paraguaiano Alfredo Stroessner (1954-1989) e quello del Cile Augusto Pinochet (1973- 1990).

Il terrorismo di stato in Argentina ha causato la scomparsa di 30.000 e l’appropriazione di almeno 500 bambini nati in cattività.

NON DIMENTICARE NON PERDONARE!

Rodolfo Walsh e uno dei suoi assassini, Gonzalo “Chispa” Sánchez

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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