È la legge del contrappasso. Dopo aver portato invasioni guerra e stragi in ogni angolo del mondo, ora l’esercito degli USA interviene e spara in casa propria contro il proprio popolo.
Non è solo contro il fascismo razzista del miliardario Trump che c’è la rivolta. Ma contro il capitalismo liberista che ha massacrato i poveri con il COVID, che in pochi giorni ha prodotto trentasei milioni di disoccupati, che si aggiungono alle decine di milioni senza reddito ed assistenza sanitaria, mentre i super ricchi hanno visto ancora crescere il proprio patrimonio durante la pandemia.
La rivolta degli afroamericani e dei poveri nel paese più ricco ed ingiusto, la guerra civile di fatto che esplode, sono il segno della crisi irreversibile di un sistema marcio di cui Trump rappresenta solo l’aspetto più miserabile. Le luci degli incendi nelle città americane illuminano la fine di questo sistema. Che si difenderà ancora con tutta la ferocia di cui dispone e che per questo sarà ancora più nemico del genere umano. Ma alla fine l’impero americano, con tutti i suoi servi nelle classi dirigenti occidentali, crollerà. Questo annuncia la lotta nelle strade americane e per questo bisogna stare al suo fianco e cinsiderarla un esempio.

Giorgio Cremaschi (PaP)

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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