Situata nell’Oceano Pacifico, l’isola di Niue ha una storia meno drammatica rispetto alla maggioranza dei Paesi di quell’area. Sebbene fosse già stata avvistata dal capitano James Cook nel 1774, i britannici vi si stabilirono in maniera permanente solamente nel 1846 attraverso la London Missionary Society, al fine di imporre la religione cristiana tra la popolazione locale. In seguito, il Regno Unito trasformò l’isola in protettorato, ma ciò avvenne solamente nel 1900, per poi cederla appena un anno dopo alla Nuova Zelanda, che al tempo non era ancora del tutto indipendente da Londra, mentre venne respinta la richiesta di annessione dell’isola da parte dell’arcipelago delle Isole Cook.

Dal 1974, Niue gode dello status di libera associazione con la Nuova Zelanda: l’isola non è del tutto indipendente da Wellington, ma dispone di ampia autonomia nelle materie di politica interna. Al contrario, le questioni di politica estera e di difesa sono prevalentemente affidate al governo neozelandese, anche se recentemente sono emerse delle divergenze circa il mantenimento di relazioni diplomatiche con l’isola di Taiwan. La situazione odierna è stata decisa in seguito ad un referendum popolare, nel quale gli abitanti potevano scegliere tra indipendenza, autogoverno oppure essere parte integrante della Nuova Zelanda.

Attualmente abitata da circa 1.700 persone, l’isola di Niue dispone dunque di un proprio parlamento, composto da venti seggi, e di un proprio governo, come previsto dal Niue Constitution Act del 1974. Sull’isola, inoltre, non esistono partiti politici, ma tutti i candidati concorrono da indipendenti, come accaduto anche per le recenti elezioni legislative dello scorso 30 maggio.

Le elezioni sono state caratterizzate soprattutto dalla mancata elezione del capo del governo in carica, Toke Talagi, che ha guidato la politica dell’isola negli ultimi dodici anni, dopo essere stato eletto per la prima volta in parlamento nel 2002. Negli ultimi tempi, Talagi era stato assente dalla scena pubblica, ed in molti avevano avuto dubbi sulla sua ricandidatura, affermando che il premier fosse in precarie condizioni di salute.

Altri candidati importanti sono rimasti esclusi dall’emiciclo dell’isola, come Mark Blumsky, già deputato in Nuova Zelanda, e Young Vivian, ottantaquattrenne che ha ricoperto il ruolo di capo del governo tra il 1992 ed il 1993 e poi nuovamente dal 2002 al 2008. Il nuovo premier di Niue dovrebbe invece essere Richard Hipa, già responsabile delle telecomunicazioni, che ha ottenuto il maggior numero di preferenze, 440.

Dal profondo del mio cuore, ringrazio umilmente tutti voi per il sostegno dato nei miei confronti alle elezioni e la fiducia delle persone che vogliono vedere un cambiamento nel governo, portando integrità, onestà e rispetto in parlamento”, ha dichiarato Hipa. Pur avendo ricoperto importanti ruoli nei precedenti governi tra il 2008 ed il 2017, Hipa si è candidato per la prima volta ad un seggio parlamentare, ottenendo un inaspettato successo. Il 10 giugno, dopo il giuramento da parte dei venti deputati, si svolgerà la prima seduta del nuovo parlamento, con all’ordine del giorno l’elezione del nuovo premier: solo allora sapremo con certezza se Hipa verrà incaricato della formazione del nuovo governo.

La principale curiosità riguardante le elezioni di Niue, però, riguarda il seggio riservato al collegio elettorale di Mutalu, dove due candidati hanno ottenuto esattamente lo stesso numero di preferenze, ventisei: anziché procedere ad un ballottaggio, il nome del deputato eletto è stato deciso attraverso il lancio della monetina. A prevalere è stato l’ex poliziotto Makaseau Ioane, che ha avuto più fortuna rispetto a Maureen Melekitama. Curiosamente, il sorteggio tra questi due candidati si era già verificato alle ultime elezioni, ma in quel caso l’esito era stato opposto.

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Giulio Chinappi – World Politics Blog

Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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