Sarebbe stato ucciso per essersi fatto portavoce di alcuni braccianti vittime di caporalato  Adnan Siddique, proveniente dal Pakistan, 32 anni, da anni residente a Caltanissetta, in Sicilia. Aveva raccolto le lamentele di alcuni suoi connazionali che lavoravano nelle campagne e aveva accompagnato uno di loro a sporgere denuncia e per questo avrebbe subito minacce poco prima dell’omicidio. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ansa.

paki

La sera del 3 giugno, proprio nel suo appartamento in via San Cataldo, è stato ucciso a coltellate. Cinque fendenti con un coltello da 30 centimetri: due alle gambe, uno alla schiena, alla spalla e al costato. Quest’ultimo è risultato quello fatale, secondo l’autopsia eseguita dal medico legale Cataldo Raffino.Nei giorni scorsi i carabinieri hanno fermato per il delitto quattro pakistani e un quinto per favoreggiamento. Per gli inquirenti sta prendendo piede l’ipotesi che gli aggressori operassero una mediazione, per procacciare manodopera nel settore agricolo, tra datori di lavoro e connazionali.Più volte il giovane era intervenuto in difesa di lavoratori stranieri nelle campagne del Nisseno. Prima dell’omicidio aveva subito minacce per le quali aveva sporto denuncia.

Fortebraccio News

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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