WASHINGTON, DC - APRIL 9: President Donald Trump, left, flanked by national security advisor John Bolton, right, speaks to the media as he meets with senior military leadership in the Cabinet Room of the White House on April 9, 2018 in Washington, D.C. (Photo by Ricky Carioti/The Washington Post via Getty Images)

Secondo il libro che sarà pubblicato dall’ex consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti John Bolton, citato ieri dal The Washington Post, Trump parlando della invasione del Venezuela la descrisse come “cool” (nel linguaggio giovanile “figo”, “alla moda”, “giusto’), affermando inoltre che “il Paese (il Venezuela) fa parte degli Stati Uniti”.

Bolton afferma che nel 2018 Trump espresse con forza il suo desiderio di rovesciare il presidente venezuelano Nicolás Maduro per collegarsi alle sue basi in Florida.

Riguardo al tema, l’ex consigliere descrive una notevole incoerenza e frequenti esitazioni di Trump per quanto riguarda il Venezuela e sostiene che il presidente degli Stati Uniti non è stato chiaro sul sostegno al leader dell’opposizione venezuelana Juan Guaidó e ha esprimendo preoccupazioni al riguardo.

“Sebbene Trump abbia approvato la proposta di Bolton per dichiarare pubblicamente che gli Stati Uniti riconoscevano Guaidó al posto di Maduro, 30 ore dopo Trump era già preoccupato che Guaidó sembrasse una figura debole, un “ragazzino” rispetto al “duro” di Maduro e considerava di cambiare di rotta”, scrive il giornale.

In risposta a queste indiscrezioni Donald Trump, ha affermato che John Bolton ha violato la legge pubblicando nel libro “The Room Where It Happened: A White House Memoir” la sua esperienza alla Casa Bianca.

“Ha violato la legge. […] Quello che ha fatto è una cosa terribile. […] Sono informazioni altamente riservate e non ha avuto l’approvazione a divulgarle”, ha detto il presidente a Fox News per telefono.

Durante l’intervista, Trump ha attaccato il suo ex consigliere, definendolo “una persona finita”.

“Gli ho dato una possibilità. Non era stato in grado di ottenere la nomina da parte del Senato, pertanto io gli ho dato un incarico che non richiedeva la conferma del Senato in modo che potessi averlo lì e vedere come lavorava.”

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha chiesto al giudice incaricato del caso, Royce C. Lamberth, che venga impedito all’editore, Simon & Schuster e alle librerie di distribuirlo.

Martedì scorso, il Dipartimento di Giustizia ha intrapreso una causa contro Jhon Bolton, sostenendo che il libro contiene “informazioni riservate” la cui pubblicazione “comprometterebbe la sicurezza nazionale”.

Ieri in diretta tv il presidente venezuelano Maduro ha fatto riferimento a queste rivelazioni affermando: “Praticamente, secondo Trump, noi non saremmo il Venezuela, saremmo dei gringos. Adesso sì che si scoprono le verità. Le verità su ciò che abbiamo combattuto e sconfitto in questi anni 2019 e 2020 stanno venendo fuori poco a poco e le continueremo a sconfiggere “

https://www.hispantv.com/noticias/ee-uu-/468988/trump-invadir-venezuela-bolton

https://www.washingtonpost.com/opinions/2020/06/17/john-bolton-delivers-scathing-indictment-trump-himself/

https://www.telesurtv.net/news/nicolas-maduro-intentos-de-eeuu-invadir-colonizar-venezuela-20200617-0064.html

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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