Hugo Blanco Galdós


Francesco Cecchini


La figura leggendaria di Hugo Blanco, dopo oltre 50 anni di lotte contadine a Cusco e di impegno per l’ecosocialismo nel mondo, continua a essere perseguitata. Ora la destra peruviana attacca il documentario “Hugo Blanco Rio Profundo” di Malena Martínez Cabrera che racconta le sue azioni come leader rivoluzionario a Cusco negli anni ’60.
Il documentario di Malena Martínez è stato presentato su Ancora Fischia il Vento.
Il link con la presentazione è il seguente:
https://www.ancorafischiailvento.org/2020/01/31/hugo-blanco-rio-profundo-un-documentario/
A difesa di Hugo Blanco la figlia , Carmen Blanco Valer, ha recentemente lanciato un appello.

Carmen Blanco Valer


A tutti i compagni !
Sono Carmen Blanco Valer, la figlia maggiore di Hugo, e utilizzo l’ elenco degli abbonati a Lucha Indígena e li contatto per quanto segue:
Da quando, la scorsa settimana Wayka, periodismo alternativo, ha proiettato il documentario “Hugo Blanco G, – Río Profundo” https://www.hugoblancofilm.com/ , vi sono state reazioni virulente di gruppi di estrema destra contro di mio padre e contro la cineasta Malena Martínez .
Sia la fujimorista Marta Chavez che gruppi di ex soldati, guardie civili, etc., etc., hanno pubblicato comunicati in cui accusano Hugo di gravi crimini contro i diritti umani e si sono dichiati indignati per il sostegno dato dal Ministero della Cultura alla proiezione del film.
Di fronte a queste gravi accuse, un gruppo di compagni ha preso l’ iniziativa di rivendicare Hugo e le sue lotte e ha redatto un testo con il quale ha chiesto adesione solidaria. Una volta che avremo raccolto un numero significativo di firme, l’ appello sarà pubblicato in Perù.
Cordiali saluti:
Carmen Blanco Valer
carmincha.blancovaler@gmail.com
Per quanto riguarda la proiezione del pluripremiato documentario “Hugo Blanco “, un gruppo di ex ufficiali militari collusi con una serie di ex politici di destra, insieme a giornalisti di pubblicazioni virtuali con titoli come El Montonero, hanno rilasciato alcune dichiarazioni che nominano l’ex membro dell’Assemblea costituente del 1978, deputato e senatore, eletto democraticamente dal popolo sovrano, Hugo Blanco Galdós, come terrorista e assassino.
Noi sottoscritti, cittadini dell’ America Latina e non solo, ripudiamo quelle parole che, cinquant’anni dopo gli eventi che hanno sollevato i contadini poveri nella Valle della Convenzione, cercano di criminalizzare e screditare il politico e l’attivista per i diritti dei natura. Oggi, a 85 anni, Hugo Blanco Galdós è considerato uno dei più importanti leader internazionalisti per le lotte della riforma agraria e contro l’ estrattivismo che trafigge le viscere dei nostri territori.
Hugo è un esempio per il suo instancabile impegno per la giustizia e per le persone, sia a Pucallpa, Cajamarca, La Convencion, Chiapas o Cauca. Anche perché è uno dei pochi leader di sinistra che oggi è stato in grado di fare una svolta significativa verso un’altra lotta: quella per l’ ambiente. Blanco lo dichiara in continuazione : “Prima di combattere per il socialismo, oggi si tratta di lottare per la sopravvivenza della specie”.
Questa vita dedicata alla lotta per la giustizia, la democrazia e la difesa della Madre Terra è stata magistralmente rappresentata da Malena Martínez in “Hugo Blanco: Rio Profundo”, che ha causato l’inaccettabile reazione di questi personaggi emblematici del cavernicolo di destra, che consolida nei propri ranghi il più duro autoritarismo peruviano, e che temono l’ esempio di questo figlio delle colline di Cusco, dove ancora oggi risuona il grido “terra o morte: vinceremo”.
Il link per aderire all’ appello è il seguente:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScRC5hrZYPj6UeT5vlkXkQdOTMZXXK-3YAeK3iwXF4aLhpGVw/viewform

Hugo Blanco Rio Profundo

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy