La partecipazione dell’autoproclamato Guaidó nella fallita operazione con mercenari contro il Venezuela ha causato il pentimento di molti che lo riconobbero come presidente ad interim del Venezuela.

L’ex primo ministro spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero ha affermato che ci sono governi che si rammaricano di aver riconosciuto il leader dell’opposizione Juan Guaidó come presidente ad interim del Venezuela all’inizio del 2019.

“Non so se lo diranno in pubblico, ma questa riflessione è presente”, ha detto Zapatero durante un’intervista alla stazione radio argentina Radio La Pizarra https://radiolapizarra.com/jose-luis-rodriguez-zapatero-entrevista-exclusiva/

Le sue dichiarazioni si basano sulla delusione globale che Guaidó ha creato, la cui leadership è stata offuscata sia dopo la sua partecipazione all’operazione fallita Gedeón, intesa ad attentare contro la vita del presidente venezuelano Nicolás Maduro, sia dalle foto nella foresta insieme ai paramilitari colombiani e trafficanti di droga.

“Nessuno sano di mente può difendere un intervento militare, sarebbe un disastro” ha affermato il politico spagnolo, che ha sottolineato che ora viene imposto il “silenzio”, che a suo avviso equivale ad “abbassare la testa”, a coloro che riconoscono di aver commesso un errore a sostenere Guaidó.

“Il Venezuela è un paese che nel momento in cui gli forniremo ossigeno politico, economico e sociale, nel momento in cui gli verrà tolto l’embargo, riemergerà fortemente. Ha un grande potenziale, qualità umana e molte persone torneranno.
Voglio valorizzare l’atteggiamento della maggioranza del popolo venezuelano. In una situazione molto difficile, ha avuto una volontà incrollabile per la pace. Nonostante i conflitti, le ingererenze e le minacce dall’esterno, non ha cercato lo scontro ma ha continuato a dialogare per mantenere la pace.”

In un’altra parte delle sue dichiarazioni, Zapatero ha sottolineato che il dialogo tra il governo e l’opposizione venezuelana darà maggiore stabilità al paese che risorgerà fortemente, una volta pacificato il panorama politico nella nazione sudamericana.

In questo senso, ha rimproverato tutti coloro che invece di favorire il dialogo hanno rafforzato solamente “una parte” politica, l’opposizione filostatunitense più estremista, attraverso la comunità internazionale e in questo modo hanno tolto “tempo” alla soluzione dei problemi favorendo volutamente la crisi economica.

Zapatero nel 2018 partecipò come capo degli osservatori internazionali alle elezioni presidenziali che elessero a presidente Nicolás Maduro ed il giorno prima del voto affermò: “Dopo aver visto il meccanismo di voto posso affermare che le elezioni saranno libere e non ho dubbi che i venezuelani potranno votare liberamente” inoltre accusò l’Unione Europea “di avere pregiudizi contro quel processo elettorale”

Rete solidarietà rivoluzione bolivariana

( nel link https://elpais.com/internacional/2018/05/19/actualidad/1526721336_401048.html ).

https://www.hispantv.com/noticias/venezuela/469916/zapatero-guaido-trump

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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