L’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha ottenuto ieri due importanti vittorie legali nel Tribunale Supremo Federale (STF).

L’organo della magistratura ha deciso di ritirare la famosa denuncia che fu presentata dall’ex ministro Antonio Palocci per l’azione giudiziaria contro l’ex presidente socialista Luiz Inácio Lula da Silva accusandolo di aver ricevuto, come atto di corruzione, un appartamento del valore di 12 milioni di dollari.

Con due voti a favore e uno contrario, la Seconda Sezione del Tribunale Supremo ha infatti stabilito che la denuncia non è legittima, accettando così la richiesta della difesa di Lula, che ha sempre sostenuto una violazione dell’imparzialità durante la gestione di questo caso solamente 6 giorni prima delle elezioni del 2018 vinte poi da Bolsonaro.

La denuncia di Palocci fu infatti presentata pochi giorni prima del primo turno delle elezioni presidenziali dall’allora giudice federale Sergio Moro, il quale poi divenne ministro ed alleato di Bolsonaro, a dimostrazione che l’azione era programmata per favorire una campagna d’opinione pubblica contro il partito dei lavoratori di cui Lula è stato leader per decenni e spingere la destra di Bolsonaro verso la vittoria, come poi effettivamente avvenne.

Per la dirigenza del Partito dei Lavoratori (PT) e per la difesa di Lula, è un’altra dimostrazione degli obiettivi politici di Moro, che poi sarebbe diventato Ministro della Giustizia sotto il governo dell’estrema destra di Jair Bolsonaro.
La presidente del partito Gleisi Hoffmann ha scritto su Twitter: “È ufficiale: Moro ha agito per eleggere Bolsonaro.”

Secondo il magistrato della corte, Ricardo Lewandowski, la performance di Moro era destinata a generare, a quanto pare, un risultato politico, che rivela una lacuna con l’attuale ordinamento costituzionale.

Per Lewandowski è stata dimostrata la restrizione illecita imposta a Lula.

In precedenza, gli avvocati dell’ex presidente brasiliano avevano ottenuto un’altra vittoria, con lo stesso risultato di 2 giudici contro 1. I togati hanno garantito all’ex presidente l’accesso a tutti i documenti utilizzati contro di lui in un accordo tra la società di costruzioni Odebrecht e il Ministero pubblico federale (MPF).

In questa azione legale, Lula da Silva fu accusato di ricevere un appartamento del valore di almeno 12 milioni di dollari dalla Odebrecht per ospitare l’Istituto Lula, nella città di San Paolo, il fatto ebbe un’eco mondiale e scatenò una campagna stampa di discredito che creò un alone di colpevolezza fondato su una accusa senza prove.

Rete solidarietà rivoluzione bolivariana

https://www.telesurtv.net/news/brasil-corte-retira-denuncia-contra-lula-da-silva-20200805-0001.html

https://www.brasil247.com/brasil/lula-tem-grandes-vitorias-no-stf-tera-acesso-aos-documentos-da-odebrecht-e-delacao-de-palocci-nao-pode-ser-usada-contra-ele?amp

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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