Guatemala Alcuni giorni fa il deputato della ultra destra religiosa Felipe Alejos, aveva chiesto al Ministero degli Affari Esteri di “annullare gli accordi che consentono la permanenza degli oltre 400 professionisti sanitari cubani, perché provengono da un luogo sotto una dittatura”.

Successivamente la ministra della salute, del governo di destra presieduto dall’italo guatemalteco con doppia cittadinanza Giammattei, Amelia Flores, intervistata all’uscita dal Congresso della Repubblica da alcuni giornalisti, aveva dichiarato che stava analizzando insieme al Ministero degli Esteri l’annullamento dei contratti dei medici cubani che forniscono i loro servizi nel paese”.

Il video, diffusosi sui media e sulle reti sociali, ha immediatamente suscitato la protesta di importanti settori della società guatemalteca al punto che, il giorno seguente, la Flores è dovuta andare in radio a smentire quanto detto.
In diretta radiofonica ha affermato che era stata male interpretata ed ha rettificato le precedenti dichiarazioni assicurando che le Brigate Mediche cubane resteranno in Guatemala: “La nostra posizione riguardo ai membri della Brigata Medica cubana è del tutto chiara. Il lavoro dei medici cubani qui è un supporto indiscutibile e insostituibile. È una questione che non possiamo e non vogliamo cambiare in questo momento.
ll personale medico venuto da Cuba ha specialisti che il Guatemala non ha. Inoltre raggiungono le comunità più lontane, dove il Ministero della Sanità Pubblica e dell’Assistenza Sociale (MSPAS) non è presente poiché i nostri medici non vogliono andare.
I cubani hanno nefrologi, anestesisti e ostetrici che lavorano nei luoghi più lontani, dove noi non abbiamo specialisti. La verità è che (il personale medico guatemalteco) non vuole partire, nemmeno per stipendi più alti, gli costa andare nelle aree rurali dei dipartimenti”.

La ministra ha precisato che in Guatemala ci sono 442 membri della brigata, dei quali 291 sono medici a cui si aggiungono infermieri e tecnici “tutti con una formazione speciale”.

“Mi auguro che in un futuro non troppo lontano si possa contare su specialisti guatemaltechi che vogliano andare a Uspantán, La Tinta, Fray Bartolomé de las Casas e tanti altri posti che il nostro personale non vuole raggiungere, ma ciò è molto difficile”, ha concluso la Flores.

Da parte sua, il capo del Movimento politico indigeno Winaq, Sonia Gutiérrez, ha ricordato che “i medici cubani hanno salvato e guarito migliaia di vite. Pur non essendo guatemaltechi e lo fanno più di quegli stessi guatemaltechi che hanno saccheggiato l’erario statale”, ha detto la parlamentare indigena, in risposta diretta agli attacchi del deputato della destra Alejos e in riferimento alle accuse di corruzione che lo riguardano.

Rete solidarietà rivoluzione bolivariana

http://razonesdecuba.cu/ministra-de-salud-de-guatemala-el-apoyo-de-los-medicos-cubanos-es-indiscutible-e-irremplazable/amp/

https://www.telesurtv.net/news/reiteran-guatemala-apoyo-brigada-medica-cuba-20200901-0060.html

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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