Matteo Salvini - (foto da twitter.com)

Credo ch’un spirto del mio sangue pianga la colpa che là giù cotanto costa’, Dante Alighieri, tratto dal canto XXIX dell’Inferno

Chissà se Matteo Salvini ha mai letto Dante Alighieri, ma di certo conosce il proverbio: ‘Chi è causa del suo mal, pianga sé stesso’. Il senso è quello ‘di ammonire colui che ha prodotto la causa del suo danno: costui dovrà prendersela esclusivamente con sé stesso, e non addossare la responsabilità ad altri’.

Il leader padano è stato contestato a Torre del Greco e non è la prima volta che accade. Un migliaio di cittadini durante un comizio lo hanno sommerso di fischi, invettive ed hanno intonato il coro di ‘Bella ciao’. Il segretario della Lega viene ‘fischiato’ regolarmente nei comizi che tiene nel Sud del Paese. La motivazione non è solo contingente, cioè legata alla campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative.

Il rancore di molti campani è nelle parole pronunciate più volte dallo stesso Salvini. In Rete ci sono diversi video ed interviste in cui il politico padano ‘insulta’ i cittadini del Sud, in particolare i napoletani. In uno di questi, siamo nel 2009, come un qualsiasi capo ultrà di una qualunque squadra di calcio del Nord Italia, invita i suoi fan a cantare: ‘Senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani o colerosi, terremotati voi con il sapone non vi siete mai lavati, sanno di m…’.

Matteo Salvini invita i fan a cantare contro i napoletani – (Video da youtube.com)

Ora, vuole i voti dei meridionali. Da secessionista a sovranista, il passaggio è stato relativamente facile. Ma in tanti non hanno dimenticato. L’incoerenza non sempre paga. Che ci sia qualcuno a contestare nei suoi comizi è inevitabile. Del resto, la sua carriera politica è fatta di denigrazione dell’altro, del Sud, dei migranti, dell’Europa e così via.

Aver trasformato la Lega Nord in Lega per Salvini, non è sufficiente. Fino al 2014 l’ex ministro degli Interni è stato secessionista ed antimeridionalista, ora, da quando è diventato il segretario della Lega, è nazionalista e populista. Essere contemporaneamente padano, sardo, siciliano, campano e così via, per Matteo Salvini è indifferente. Nello stesso tempo, però, non ha rinnegato il suo percorso politico leghista e non dimentica mai di esibire la spilletta di Albert de Giussan, supposto eroe indipendentista del Lombardo-Veneto. 

È una tecnica propagandistica che si rivolge, in particolare, ai cittadini del Sud, a quelli a cui non interessa questo o quel partito politico, ma solo ciò che possono ricavarne. Questi meridionali in un certo senso sono coerenti, per loro conta solo il tornaconto personale. Pertanto, essi hanno convenienza ad essere leghisti, come ieri erano fascisti, democristiani e forzisti. Non sono solo ‘tafazzisti’ per predisposizione caratteriale, sono anche e soprattutto furbi o almeno così credono di essere.  

Fonti it.wikipedia.org e youtube.com

REDNEWS

Di Giovanni Pulvino (REDNEWS)

Insegno Scienze giuridiche ed economiche dal 1993. Dopo tanti anni di supplenze sono passato di ruolo nel novembre del 2015. In quel periodo il portale web di Tiscali dava agli utenti la possibilità di esprimersi tramite le ‘Socialnews’. Ed è cosi che nel luglio del 2012 ho iniziato a scrivere articoli raccontando le vicende dei precari storici della scuola. Per un anno ho collaborato anche con ComUnità del portale Unità.it. Successivamente, per integrare e proseguire quell’esperienza durata oltre 3 anni, ho creato REDNEWS (28 giugno 2015), un ‘blog di cronaca, informazioni e opinioni dal profondo Sud’. Il mio scopo era ed è quello di dare voce a chi è escluso dalla società, in particolare i disoccupati, i precari, i pensionati al minimo. Nello stesso tempo intendo esprimere il punto di vista di chi vive nel Meridione, terra che è regolarmente esclusa oltreché dal benessere economico anche dai circuiti d’informazione nazionali. La linea editoriale del blog può essere riassunta con le parole scritte nel IV secolo a.C. dal poeta e drammaturgo greco Sofocle: ‘L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo’.

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