Massimo Cacciari ieri sera in tv: “Voglio dire ai miei colleghi dello stato e del parastato, prima o dopo arriveranno a voi, per forza. E io spero che ci arrivino presto, perché è intollerabile che questa crisi la paghi metà della popolazione italiana”. Ci mancava l’ex-comunista operaista ad alimentare la guerra tra “poveri”, tra settori della classe lavoratrice. Il conflitto per i neoliberisti è sempre orizzontale. Lavoratori autonomi vs dipendenti, dipendenti privato vs pubblici, giovani vs anziani, occupati vs disoccupati “fannulloni”, italiani vs immigrati, nord vs sud, ecc. Il conflitto orizzontale è il contrario della lotta di classe e imbarbarisce e incattivisce la società. la sua versione più infame è il razzismo. La lotta di classe unisce chi sta in basso e favorisce la solidarietà. Nel giorno in cui metalmeccanici scioperano contro un padronato che non vuole aumentare i salari Cacciari deve attaccare dipendenti pubblici che hanno in comune con operai privati il fatto di essere tra i meno pagati d’Europa.Il problema italiano (ma non solo) è che quelli come Cacciari passano per la “sinistra”. Ovviamente non mi sogno di fare esami a Cacciari che è diventato – mi dispiace per lui – una sorta di Sgarbi del centrosinistra.Purtroppo capita anche a quelli che hanno studiato i Grundrisse di Marx in tedesco di diventare “segretari dell’opinione dominante”. Di essersi liberati della cultura del movimento operaio, delle vecchie idee dei socialisti e dei comunisti, per finire a destra del papa. Noi che siamo rimasti di sinistra, socialisti, comunisti al contrario di Cacciari pensiamo che è intollerabile nel nostro paese che sia cresciuta la disuguaglianza e che i ricchi siano diventati più ricchi anche durante la pandemia. Riteniamo intollerabile che in questo paese sia un tabù anche per Cacciari l’introduzione di una patrimoniale sulle grandi ricchezze (e che escluda completamente la stragrande maggioranza della popolazione che sta sotto il milione) e la progressività della tassazione che faccia pagare aliquote più alte a chi ha redditi più alti. E’ intollerabile che non si chieda perlomeno un contributo di solidarietà a chi ha i redditi più alti e i patrimoni più cospicui. E’ intollerabile che si siano consentiti rendite parassitarie a un capitalismo assistito con le riforme degli ultimi trenta anni. Tutto questo Cacciari lo sa meglio di me. Ma fa molta più audience dire – soprattutto in Veneto – che bisogna colpire quei fannulloni degli statali. Avesse almeno detto – cosa giusta – che nel pubblico sono cresciute troppo le retribuzioni dei dirigenti ecc. sarebbe stata un’altra cosa. Ma dire cose di sinistra non è di moda.Se mi invitassero a piazzapulita direi che “è intollerabile che questa crisi NON la paghino i miliardari”.

Maurizio acerbo Prc

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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