Venezuela's President Nicolas Maduro speaks at a meeting with a South American delegation of foreign ministers at the Miraflores Presidential Palace in Caracas, Venezuela, Tuesday, March 25, 2014. The foreign ministers representing the Union of South American Nations or UNASUR arrived Tuesday aimimg to ease political tensions and facilitate dialogue between Venezuela's government and opponents that are urging Maduro's resignation. (AP Photo/Fernando Llano)

Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, critica il silenzio totale del Gruppo di Lima (unione di paesi latinoamericani), nonostante il nome che porta, di fronte all’ondata di proteste e repressione in Perù, lo stesso Gruppo che da anni attacca il Venezuela.

“Dove sta il Gruppo di Lima che non sostiene nemmeno il popolo di Lima? Dov’è andato a finire il gruppo di Lima che non difende neanche i diritti umani del popolo del Perù? Perché il Gruppo di Lima tace?

Inviamo un saluto solidale al popolo del Perù, alla gioventù del Perù, che in questo momento è in strada a lottare per la vera democrazia, per i propri diritti sociali, per i propri diritti economici, per i propri diritti umani.
Tutto il nostro appoggio al popolo peruviano.

In questo momento storico di risveglio, il popolo peruviano è alla ricerca di tempi nuovi.

Erano le organizzazioni criminali che tenevano l’ex presidente Merino al potere in Perù.

Devo dire che la crisi peruviana va avanti da almeno 30 anni.
È una crisi di legittimità del sistema politico e della democrazia borghese e della oligarchia di quel Paese che ha ingannato il popolo attraverso vari candidati rimasti al potere con il supporto delle corporazioni dei media.

Attualmente i peruviani nonostante la cacciata di Merino rimangono nelle strade con lo slogan ‘fuori tutti’.
Vediamo come il popolo peruviano porterà avanti questa fase della propria storia”.

Dalla scorsa settimana, il Perù ha attraversato una grave crisi socio-politica, a seguito della decisione del Congresso di destituire il presidente Martín Vizcarra, sostituito da Manuel Merino, costretto a dimettersi, dopo sei giorni in carica, a causa di le massicce proteste segnate dall’azione violenta della polizia, che ha causato due morti ufficiali, decine di feriti, anche gravi, e diversi scomparsi.

Anche Amnesty International e l’IACHR delle Nazioni Unite hanno condannano la “violenza della polizia” nelle proteste.

Caracas condanna e respinge l’atteggiamento del gruppo di Lima – formatosi sotto il volere statunitense e composto da paesi che cercano di rovesciare il governo di Nicolás Maduro e sostenere Juan Guaidó, l’autoproclamato “presidente ad interim” del Venezuela – e lo accusa di sostenere i piani destabilizzanti degli Stati Uniti contro il paese bolivariano.

Tutti i presidenti degli ultimi 30 anni del Perù sono in carcere o sotto processo per corruzione, uno di loro si è ucciso quando andavano ad arrestarlo.
Oltre al dittatore Fujimori, attualmente in carcere), gli altri sono Alejandro Toledo (2001-2006), Alan Garcia (2006-2011), Ollanta Humala (2011-2016) Pedro Pablo Kuczynski (2016-2018), ed ora Vizcarra.

Rete solidarietà rivoluzione bolovariana

http://www.hispantv.com/noticias/venezuela/481825/maduro-crisis-peruana

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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