Francesco Cecchini

Duque non dialoga, né tratta. Per la vita, la pace, la democrazia e il negoziato delle richieste. No al fracking. No al Progetto di legge 010 sulla salute. Sciopero Nazionale 19 novembre.

Grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è eccellente.                                                  

Mao Tse-tung                                                                

Grande è la confusione sotto il cielo colombiano, ma la situazione non è eccellente.

La Colombia è scossa duramente dal coronavirus, da un mal tempo violento e dai continui assassinii di leader sociali ( più di 250 solo nel 2020) ed ex guerriglieri (242 dalla firma degli accordi di pace), mentre le stragi sono arrivate addirittura a 70 nel 2020 ( l’ ultimo massacro è avvenuto lo scorso sabatoa Argelia nel Cauca con da 5 a 7 morti), ma tutto ciò non impedisce al popolo colombiano di scioperare e mobilitarsi. I motivi sono che il governo di Iván Duque, uomo di Uribe,  continua ad avanzare in una deriva autoritaria, distrugge gli accordi di pace, non ha la volonta politica di riprendere i colloqui con l’  ELN, consente la presenza delle truppe statunitensi nel Paese, ha fatto di tutto affinché sia concessa la libertà immediata al suo capo l’ex presidente Álvaro Uribe, agli arresti domiciliari condannato a sentenze di tribunali e molto altro ancora.

Questa situazione si sta aggravando con le  concentrazione dei poteri e l’  imposizione di una dittatura civile fascista.

Il popolo colombiano con le sue organizzazioni sindacali, sociali. popolari, in considerazione della congiuntura negativa che attraversa la Colombia ha scioperato e si mobilita dal 19  al 25 novembre.

SCIOPERO DEL 19 NOVEMBRE.

Le piogge torrenziali che sono cadute con violenza giovedì 19 novembre  a Bogotá, come in altre zone del paese, hanno disturbato, indebolito, ma non cancellato la giornata di proteste da parte di sindacati e organizzazioni sociali in rifiuto della politica economica e sociale del governo del Il presidente  Duque, così come la violenza che affligge alcune regioni della Colombia. I diversi movimenti e organizzazioni sociali che si sono mobilitati nell’ambito di questo nuovo giorno dello sciopero civico nazionale, in commemorazione della massiccia giornata di protesta sociale del 21 novembre 2019, si sono radunate ​​in Plaza de Bolívar, nel centro di Bogotá.

Secondo il Comitato per lo Sciopero, di cui fa parte la CUT Central Unitaria de Trabajadores, il Governo non ha preso in considerazione un elenco di sei petizioni che ha presentato, compreso il rispetto degli Accordi di Pace e l’abrogazione del Decreto 074.

Manifestanti a Plaza Bolivar, Bogotá, il 19 novembre

SCIOPERO DEL 21 NOVEMBRE CON MARCE DI STUDENTI A BOGOTA’.

Le marce degli studenti sono state pacifiche con fatti isolati di ordine pubblico.

Il giorno di protesta del 21 novmbre a Bogotá Bogotà indetta dal Comitato Nazionale di Sciopero, con studenti, insegnanti e altre organizzazioni, è  iniziato alle 8 del mattino ed è trascorso, per la maggior parte, pacificamente, solo due fatti isolati.

Il sindaco Claudia López ha lamentato il vandalismo e ha incoraggiato una manifestazione pacifica. “Una cosa è la protesta pacifica, che apprezziamo, rispettiamo e accompagniamo con i gestori della convivenza. Un’altra cosa molto diversa è il crimine di vandalismo che distrugge con la violenza, contro il quale interverrà la Forza pubblica. Gli organizzatori dello sciopero devono respingere il vandalismo”.  Va anche ricordato che molte volte sono agenti delle forze dell’  ordine che si infiltrano per provocare disordini.

Marcia di studenti a Bogotá

RICORDANDO DILAN CRUZ, 23 NOVEMBRE.

Per  lunedì 23 novembre, nel primo anniversario della morte di Dilan Cruz, la famiglia ha convocato un sit-in nello stesso punto in cui il giovane è stato ferito a morte.

L’evento è stato organizzato per le 2:00 del pomeriggio nel centro di Bogotá, nel punto esatto in cui Dilan Cruz è stata colpita da un proiettile della famigerata Esmad,  Escuadrón Móvil Antidisturbios

Il giovane, che stava per diplomarsi al liceo, stava partecipando a una protesta svoltasi il 21 novembre 2019, nell’ambito dello sciopero nazionale, quando un agente ha usato un fucile calibro 12, ora vietato, per persuadere un gruppo mobilitato da quel settore. Il proiettile è atterrato sulla testa di Cruz, provocando una lesione cerebrale fatale. Nonostante sia stato immediatamente trasferito all’ospedale San Ignacio, il giovane è morto due giorni dopo. In questo caso, l’agente Esmad coinvolto è indagato dalla giustizia penale militare. Tuttavia, finora non è nota alcuna decisione sostanziale su questo processo. Più recentemente, la Corte Suprema di Giustizia ha ordinato al Ministero della Difesa di scusarsi per l’attacco a Dilan Cruz. Sebbene il ministro Carlos Holmes Trujillo abbia finito per obbedire, la famiglia del giovane non ha accettato le scuse perché non le consideravano autentiche.

Immagine di Dilan Cruz

Il 25 novembre è prevista una mobilitazione femminista, nell’ambito della Giornata della nonviolenza contro le donne.

CONCLUSIONE.

Gli scioperi e mobilitazioni del popolo colombiano non terminano il 25 novembre, ma continuano. Per un cambio politico, economico e sociale in Colombia è fondamentale la sconfitta di Iván Duque, Álvaro Uribe e di tutto l’ uribismo.

    Iván Duque  e Álvaro Uribe

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy