Il regime turco ed i suoi mercenari terroristi hanno sequestrato il raccolto delle olive nella città siriana Afrin, nord di Aleppo, dove hanno rubato l’olio d’oliva e l’hanno esportato nei mercati statunitense come se fosse un prodotto turco.
Un rapporto pubblicato dal quotidiano turco “Cumhuriyet” ha indicato che “rappresentanti dell’autorità agricola turca si sono recati negli Stati Uniti per commercializzare 90mila tonnellate di olio d’oliva come prodotto turco, ma si è scoperto che è stato rubato dalla municipalità siriana di Afrin occupata dalla Turchia due anni fa”.
Da parte loro, gli attivisti locali hanno indicato che i gruppi terroristici, sostenuti dalle forze di occupazione turche, hanno sequestrato decine di migliaia di ulivi dopo aver espulso i loro proprietari originali e sequestrato con la forza i raccolti degli agricoltori.
Hanno notato che nel 2018 il regime turco ha aperto un valico di frontiera adiacente ad Afrin per trasportare l’olio d’oliva rubato dalle terre siriane direttamente al territorio turco.
Le forze del regime turco ed i loro mercenari hanno invaso Afrín nel marzo 2018 dopo aver bombardato la città e le città circostanti, aver distrutto le infrastrutture e sfollato decine di migliaia di persone.