Nel discorso di Conte in tv per annunciare il decreto Natale mi ha colpito il passaggio in cui dice che l’alta mortalità da Covid in Italia dipende da una soglia anagrafica alta, da anziani con tante patologie e da stili di vita che portano gli anziani a rimanere in famiglia. È davvero così? E se è così, perché?

Sono andato a cercare un pò di numeri ed emerge che l’Italia ha la più alta percentuale di persone anziane in Europa, ma ha anche uno dei livelli più bassi di disponibilità di posti letto in presidi residenziali sociosanitari: 18,6 posti letto per 1000 persone anziane, paragonato a una media europea di 43,85.

Per molte famiglie il mantenere un anziano con patologie in casa, anziché in strutture sanitarie adeguate, non è dunque una scelta ma un obbligo dovuto alla carenza di strutture e all’alto costo dei servizi.

Ancora una volta si scaricano sui comportamenti individuali responsabilità politiche dei governi nazionali e regionali, che negli ultimi 20 anni hanno tagliato risorse umane e materiali nei servizi essenziali e privatizzato strutture e servizi pubblici rendendo inesigibile per un’ampia fascia di cittadini il diritto alla salute e all’assistenza.

Stefano Lugli PRC

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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