Francesco Cecchini

Enrico Mattei e laereo con il quale si schiantò nel 1962 per un attentato
Giorgio Galli, uno dei più grandi intellettuali italiani ed autore di una vastissima produzione letteraria, è morto a 92 anni a Camogli lo scorso 27 dicembre 2020. In un articolo pubblicato su Ancora Fischia il Vento Maurizio Acerbo, Segretario nazionale di Rifondazione Comunista, racconta sinteticamente il suo valore di politologo, storico e accademico. Il link con l’ articolo è il seguente.
https://www.ancorafischiailvento.org/2020/12/28/ci-ha-lasciato-giorgio-galli-un-gigante-della-cultura-italiana/
Giorgio Galli, tra i molti meriti, ha anche avuto quello di indagare su Enrico Mattei dedicandogli due libri:
“Enrico Mattei: petrolio e complotto italiano.”
“La sfida perduta. Biografia politica di Enrico Mattei.”
In entrambi i lavori Giorgio Galli mette in evidenza la strategia di Enrico Mattei, dirigente della resistenza al nazi-fascismo, nei confronti dei paesi dell’ Africa mediterranea. Una visione strategica che Mattei ha attuato innanzitutto nei confronti dell’ Algeria; ha sempre dichiarato che non avrebbe mai accettato delle concessioni per l’ ENI nel Sahara algerino fino a quando l’ Algeria non avrebbe conquistato l’ indipendenza, liberandosi dal colonialismo francese.
Durante i negoziati tra Francia e GPRA (Governo Provvisorio della Repubblica Algerina), prima e dopo l’ indipendenza, Mattei consigliò la delegazione algerina perché nessuna nuova concessione di ricerca, sfruttamento o esplorazione di ricchezza mineraria, petrolio, venisse concessa.
Dopo l’ indipendenza Mattei offrì per lo sfruttamento del petrolio algerino condizioni più favorevoli e giuste di quelle delle grandi compagnie multinazionali, anglo americane.
La morte prematura nell’ attentato aereo del 27 ottobre 1962 non permise a Mattei di andare in Algeria dopo la pace.
Da notare che per l’ attentato aereo Giorgio Galli parlò di complotto italiano, in gioco vi era la detenzione del potere nell’ ENI, quindi il controllo del petrolio.

Copertina del libro ENRICO MATTEI: PETROLIO E COMPLOTTO ITALIANO

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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