Rosa Luxemburg

Francesco Cecchini

“Il socialismo è diventato una necessità non solo perché il proletariato non vuole più vivere nelle condizioni di vita che gli fanno le classi capitalistiche, ma anche perché, se il proletariato non adempie al suo dovere di classe e non realizza il socialismo, la rovina sovrasta su tutti noi assieme”.

“Socialismo o barbarie.”                                                  Rosa Luxemburg

Parole antiche di Rosa, ma ancora valide.

Rosa Luxemburg nacque il 5 marzo del 1871, mancavano pochi giorni alla Comune di Parigi della quale ne parlerà in maniera critica in occasione del congresso di fondazione del Partito Comunista della Germania nel gennaio 1919: “La Comune ha, specialmente, fornito la prova che la classe operaia non può semplicemente prendere possesso della macchina statale bell’e pronta e metterla in moto per i propri fini”

Nacque a Zamosoc, in Polonia, ebrea, di famiglia colta e di educazione liberale. Si trasferisce ancora bambina con la famiglia a Varsavia dove inizia la sua militanza politica entrando molto giovane a far parte del Partito Social-Rivoluzionario “Proletariat”, le cui principali attività riguardavano l’organizzazione di scioperi, attentati e provocazioni contro le autorità zariste, seguendo un programma internazionalista e favorevole alla lotta di classe. Poi  nel 1989 andò Zurigo ,  scappando dalla polizia zarista che arrestava, e anche uccideva, molti membri del partito “Proleetariat”. Qui si dedicò innanzitutto allo studio della storia e della filosofia ,ma non abbandonò l’   impegno politico, partecipando prima al Partito Socialsta polacco e poi al Partito Socialdemocratico del regno di Polonia. Nel 1897 si trasferì in Germania. Il suo impegno politico pratico e di scrittrice teorica fu intenso. Basti pensare alla  partecipazione alla fondazione del Partito Comunista della Germania e al suo importante saggio L’ Accumulazione del Capitale, pubblicato in Italia da Einaudi nel 1960, con la prefazione di Paul Sweezy.

Viaggiò anche in giro per l’   Europa. Per esempio nel 1900 partecipò a Parigi al Congresso Internazionale Socialista. Andò anche in Finlandia dove conobbe Lenin.                                                  

Subì  vari  processi e incarcerazioni, che le provocarono problemi di salute.

Fu assassinata,  il 19 gennaio 1919, colpita alla testa con il calcio del fucile, poi giustiziata e gettata in un canale dai paramilitari di destra (Freikorps) appoggiati dal governo tedesco di Weimar nel corso della “rivolta di gennaio”, successiva agli scioperi e alle manifestazioni di massa che da tempo avevano luogo a Berlino. Il suo corpo verrà trovato mesi dopo.  In quell’   occasione anche Karl Liebknecht fu ucciso.

Ma Rosa Luxemburg vive ancora nel suo esempio di rivoluzionaria e nei suoi scritti. Fu definita dal filosofo Gyorgy Lucaks, la principale allieva di Karl Marx.

E’  un’   aquila eterna, Rosa.

Manifestazione con le immagini di Karl Liebknecht e di Rosa Luxemburg.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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