Il grande padronato, è cosa nota, sa essere creativo in difesa dei suoi profitti e del servaggio dei popoli sottomessi…quando sbatte contro un popolo che vuole riconquistare la dignità non usa mezze misure e si dispone con grande vigore al genocidio. Per non fare menzione dei milioni di persone trucidate nei secoli scorsi e anche nel nostro secolo, basti ricordare la Comune di Parigi rea di aver osato conquistare libertà e indipendenza dal dominio di classe…non meno di 20.000 morti…quando poi sente odor di bruciato per una popolazione che si agita eccessivamente, sa radunare, attorno a personaggi che sanno interpretare le esigenze sovrane del Capitale, il peggio del peggio dell’umanità, così un tempo in Italia e in Germania, oggi in Ucraina e in Colombia…e distruggere Costituzioni e democrazia con estrema violenza…assassinii, tortura, pogrom, linciaggi, arresti arbitrari…
E quando le masse conquistano, in virtù di una diffusa consapevolezza dei propri diritti, brandelli di democrazia, arrivando a conquistare una Costituzione che tuteli una convivenza più o meno pacifica tra le classi sociali, addirittura in direzione di un ampliamento di possibili progressi nel miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro della masse popolari, allora il grande padronato deve resistere sui privilegi conservati e operare un lungo processo di riconquista dei poteri perduti, mediante la corruzione ideologica (se necessaria anche monetaria) delle avanguardie storiche dei movimenti proletari, rafforzando alleanze militari che possano agire immediatamente nel territorio…e inventando organismi superiori alla sovranità nazionale che sappiano dare direttive di controllo economico e politico di ordine liberale che vengano raccolte dai partiti di governo come dai partiti di opposizione e fatte proprio da tutti gli schieramenti politici.
Nell’italico Paese…là dove il sì suona…questo processo ha avuto un’accelerazione a partire dagli anni ’80 ed è arrivato per i massimi dirigenti della distruzione economica e sociale del Paese, della devastazione dei diritti del lavoro, della salute, dell’istruzione, dell’ambiente, della ricerca a livelli insperati prima del 2011, prima del golpe Napolitano che ha aperto, con il premierato di Monti, all’ingresso a tutto campo dell’estremismo neoliberistico di Milton Friedman, che aveva dato una buona immagine di sé ai nuovi padroni dell’Italia, nel Cile di Pinochet e nella Russia di Eltsin.
Il governo presieduto da Mario Draghi ha, credo, un potere quasi assoluto, come mai è riuscito ai governi precedenti. Composto da varie “cabine di regia” e da altrettante “task force” ha ormai annientato il Parlamento che si riunisce per dire sì alle proposte di Draghi e soci, anche se vanno registrati interventi apparentemente critici e qualche rissa di occasione che ad un occhio attento non possono che risultare delle banali “comparsate” motivate per giustificare le prebende parlamentari.
Ma la dittatura di Mario non sarebbe assoluta se non avesse dalla sua parte, non solo i dirigenti confederali e gli esponenti più in vista del patetico personale politico e culturale della ex sinistra, attualmente in busta paga della grande finanza, ma anche quella gran parte della popolazione che, pur appellandosi a favore della Palestina, contro l’Unione europea, contro la Nato, contro l’aumento delle spese per gli armamenti, corre di filato a farsi vaccinare, credendo ai dati statistici truccati sul Covid, ai tamponi farlocchi, a prendi la tachipirina poi aspetta (la vigilante attesa), senza neanche chiedersi cosa mai sarà questo vaccino non vaccino…
Ognuno è libero di farsi del male. Ci mancherebbe. Il problema non è personale. E’ politico. Un militante di vera sinistra, un comunista, un socialista ha il dovere, se ardisce a chiamarsi tale, di denunciare la politica sanitaria del governo che costituisce un continuum con l’austerity , con la sottomissione ai diktat della oligarchia europeista, come è evidenziato dal recovery plan, dal grande reset che anche in questo anno di “pandemia” è andato avanti non solo nell’eliminazione di piccole e medie attività ma anche nella svendita dei grandi tesori dell’industria come del turismo, oltre che nell’annientamento di diritti del lavoro, diritti alla scolarizzazione, alla ricerca ( vedi in particolare quella sul cancro)
Il Covid è un virus che, a determinate condizioni, risulta pericoloso, come del resto lo è anche un normale virus influenzale, con una letalità che risulta molto bassa, intorno allo 0,02% ed è facilmente curabile con i farmaci giusti ampiamente conosciuti e disponibili da parte di un medico di base. Quindi il caos, il terrore, il panico che si sono venuti a creare non sono, sul piano medico, razionali. Dunque la costruzione della sua estrema pericolosità non è motivata sul piano scientifico, ma sul piano degli intrallazzi economici e sui vantaggi politici. Impedire le autopsie non ha aiutato i medici a comprendere le cause del decesso e ostacolare l’intervento dei medici di base ha favorito la diffusione del virus, la sua non curabilità, la mancanza dell’intervento immediato che avrebbe evitato la tempesta delle citochine e il conseguente aggravamento (sarebbero bastati il più delle volte dei semplici antinfiammatori)
Terapie che hanno dato esiti positivi sono molte e caldeggiate dai medici più coscienziosi non sono state prese neanche in considerazione. Sul piano scientifico un’ottusità degna dell’Inquisizione che aveva mandato Giordano Bruno al rogo ed umiliato Galileo Galilei. Ma c’è qualcosa di più dell’ottusità. Da una parte la corruzione economica. Gran parte degli esperti che si sono schierati contro i medici di base, contro terapie che avevano avuto esiti favorevoli, cultori e tifosi di una vaccinazione di massa (sebbene una tale emergenza avrebbe senso se non ci fossero cure alternative e se i vaccini usufruissero di una sperimentazione adeguata) sono legati a doppio filo alle aziende farmaceutiche, avide di guadagnare miliardi, approfittando dell’ingenuità delle persone terrorizzate dai media. Dall’altra il vantaggio politico, denunciato ultimamente, per via indiretta, anche dalla televisione pubblica tedesca. Creare un terrore che renda facilmente addomesticabile la popolazione che, vivendo nel panico, non “veda” più le manovre politiche indecenti (Ilva, Autostrade, Tav, Ponte sullo stretto, miliardi anche a fondo perduto alle imprese, alle industrie della guerra…elemosine per la sanità, per il Mezzogiorno, per la scuola, per la ricerca, cancellazione di diritti…) e soprattutto non “veda” le vere ragioni delle restrizioni, funzionali al tracollo economico-sociale non causato dal virus ma da una politica ispirata al Grande Reset liquidatore delle attività che non possono reggere la concorrenza del settore digitale (High Tech) che in quest’ultimo anno ha raddoppiato i suoi profitti.
Il grande capitale si è vantato spesso di aver vinto la lotta di classe. In Occidente ciò corrisponde a verità. Davanti alle strategie complesse del Capitale (al cui interno rientra la politica sanitaria stragista), ben articolate e capillari ( si pensi per esempio, ai tanti account responsabili di un profluvio di fake news) è necessario rispondere con analisi approfondite che mettano in evidenza i movimenti a ragno su tutta la popolazione, usufruendo di ONG, dedite allo spionaggio e alla destabilizzazione, e soprattutto i raffinati spostamenti di denaro nelle Borse, responsabili di ricatti e di crisi economiche pilotate.
Ma l’ambizione prioritaria risulta sempre perché la lotta di classe sia vincente l’addomesticamento delle masse, l’ideologizzazione, la fiducia nella politica del Capitale, nella razionalità del Capitale.Il “vaccino” è una tappa determinante per la conquista delle masse che si sono fidelizzate alla “scienza del regime” che scienza non è perché le mancano tutti i presupposti, dalla libertà di pensiero all’assenza del principio di precauzione. “Dovremo continuare a vaccinarci per gli anni a venire” ci ha detto Mario che si augura una vaccinazione planetaria perché il recinto di casa sia ben difeso. Dato che vi saranno continue varianti (secondo Montagner, prodotte dai vaccini) non basterà una terza dose. Sarà necessario ogni anno vaccinarsi, a vita, se continua a persistere l’addomesticamento, con grande giubilo delle aziende farmaceutiche e dell’High Tech, ma anche dei politici maggiordomi e ben pagati. In cambio della libera circolazione, coloro che accetteranno il ricatto dovranno abbandonare dignità e libertà di pensiero. E mentre le multinazionali agevolmente potranno portare i livelli di sfruttamento a loro piacere, i resistenti alla dittatura sanitaria non potranno accedere a nessun luogo pubblico, e magari se disturbano, essere rinchiusi in lager che sono già in costruzione in alcuni Paesi…

Di Antonello Boassa

Contro le guerre imperiali innanzitutto, contro le guerre valutarie e del debito, contro le politiche neoliberiste. Contro lo sfruttamento dei lavoratori e dei popoli, contro la devastazione del pianeta, in difesa dello stato sociale e della libertà e dell'uguaglianza sociale di tutte e di tutti, in difesa del mondo animale, Antonio scrive anche per L'Interferenza

Un pensiero su “PENSAVO CHE PIAZZA VENEZIA…ED INVECE DI NUOVO UN POPOLO ADDOMESTICATO”

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