Il nuovo parlamento moldavo si è insediato lo scorso 26 luglio, con una nuova maggioranza in mano al Partito dell’Azione e della Solidarietà (Partidul Acțiune și Solidaritate, PAS), una forza di centro-destra liberista e filoeuropeista, che fa capo alla presidente Maia Sandu. Alle elezioni del mese scorso, il PAS ha infatti ottenuto il 52.80% delle preferenze e ben 63 seggi sui 101 che compongono l’emiciclo di Chişinău, strappando il controllo dell’organo legislativo al Partito dei Socialisti della Repubblica di Moldova (Partidul Socialiștilor din Republica Moldova, PSRM), filorusso ed euroscettico.

Molti si aspettavano la nomina di Igor Grosu alla carica di primo ministro, trattandosi del leader ad interim del partito, in quanto il capo dello Stato non può ufficialmente guidare una forza politica. Tuttavia, il 29 luglio Grosu è stato scelto come presidente del parlamento con il voto favorevole di 64 deputati, mentre Mihai Popşoi, altro esponente del PAS, ed il socialista Vlad Bătrîncea sono stati nominati vicepresidenti.

Voglio ringraziarvi per il vostro voto, per l’onore di essere stato eletto presidente del parlamento della Repubblica di Moldova. Per me è una grande responsabilità e voglio ringraziare i cittadini che hanno reso possibile la scelta di oggi. Voglio essere un presidente che metta il parlamento al servizio del popolo e lo trasformi in una fabbrica di riforme, leggi e buone decisioni. La fiducia dell popolo nella suprema istituzione della democrazia può essere riconquistata solo attraverso il duro lavoro e l’onestà, e il mio ruolo è garantire che, in conformità con la Costituzione e le leggi del Paese, operiamo efficacemente per riformare la giustizia e il funzionamento delle istituzioni, aumentare pensioni e stipendi, infrastrutture e comunità locali, per sostenere il contesto imprenditoriale, attrarre investimenti e creare posti di lavoro ben retribuiti, per rafforzare le partnership estere“, ha scritto Grosu su Facebook dopo la sua elezione.

A quel punto, l’incarico di primo ministro non poteva che essere attribuito a Natalia Gavrilița, 43enne che già in precedenza era stata indicata da Maia Sandu come possibile leader del governo. Ex ministro delle Finanze, Gavrilița è stata incaricata dal capo dello Stato di formare il nuovo esecutivo entro due settimane, come previsto dalla Costituzione, un compito abbastanza semplice vista la netta maggioranza di cui dispone il PAS in parlamento. Il 6 agosto, il parlamento ha dato la fiducia al nuovo premier con 61 voti favorevoli.

Il nuovo esecutivo è formato da cinque membri del PAS, compresa la stessa Gavrilița, mentre per gli altri compiti sono stati scelti ministri indipendenti, anche se naturalmente vicini alle posizioni del partito di centro-destra. Tra i volti noti del nuovo governo, Nicu Popescu torna ad occupare l’incarico di ministro degli Affari Esteri e dell’Integrazione Europea, che già aveva ricoperto nel 2019, quando il primo ministro era proprio l’attuale presidente Maia Sandu. Anche la nomina di Ala Nemerenco alla Sanità indica come questo esecutivo possa essere considerato come una riedizione del governo Sandu.

Certamente si tratterà di un governo fortemente liberista ed orientato verso occidente, come dimostra il curriculum della stessa Gavrilița. Il nuovo primo ministro vanta infatti una laurea ad Harvard, negli Stati Uniti, inoltre ha lavorato alla Banca Mondiale ed è stata direttore generale del Global Innovation Fund, con sede a Londra, tra il 2015 ed il 2019.

FORMAZIONE DEL NUOVO GOVERNO MOLDAVO

Primo ministro – Natalia Gavrilița (PAS)

Vice primo ministro, ministro delle Infrastrutture e dello Sviluppo Regionale – Andrei Spînu (PAS)

Vice primo ministro per la Reintegrazione Vlad Kulminski (indipendente)

Vice primo ministro per la Digitalizzazione – Iurie Țurcanu (indipendente)

Ministro degli Affari Esteri e dell’Integrazione Europea – Nicu Popescu (indipendente)

Ministro della Giustizia – Sergiu Litvinenco (PAS)

Ministro della Sanità – Ala Nemerenco (indipendente)

Ministro della Difesa – Anatolie Nosatîi (indipendente)

Ministro degli Affari Interni – Ana Revenco (indipendente)

Ministro dell’Istruzione e della Ricerca – Anatolie Topală (indipendente)

Ministro dell’Economia – Sergiu Gaibu (indipendente)

Ministro delle Finanze – Dumitru Budianschi (PAS)

Ministro dell’Ambiente – Iuliana Cantaragiu (PAS)

Ministro della Cultura – Sergiu Prodan (indipendente)

Ministro del Lavoro e della Protezione Sociale – Marcel Spatari (indipendente)

Ministro dell’Agricoltura e dell’Industria Alimentare – Viorel Gherciu (indipendente)

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Giulio Chinappi – World Politics Blog

Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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