Colombia.

Francesco Cecchini

NUOVO SCIOPERO.

La Central Unitaria de Trabajadores (CUT) e il Comitato Nazionale per la Sciopero, un’ organizzazione composta da diversi gruppi sindacali, hanno annunciato un nuovo sciopero nazionale il 26 agosto. Dimostreranno in tutto il paese e la giornata inizierà con una marcia alle 9.00 am dal Parque Nacional fino alla Plaza de Bolívar, a Bogotá. Come lo ha chiarito Fabio Arias della Central Unitaria de Trabajadores il motivo di questa  mobilitazione è il rifiuto della riforma fiscale del governo  nonché la  discussione delle proposte di legge da loro avanzate. I progetti sul tavolo sono i seguenti:  difesa della produzione nazionale e dell’occupazione, il sostegno al sistema educativo pubblico attraverso l’ iscrizione zero e la non alternanza degli studi, un reddito minimo di almeno un salario minimo mensile, l’ arresto dello sradicamento forzato contro i campesinos delle coltivazioni di uso illecito e lo spargimento  aereo di glifosato. Sarà difficile che il governo di Iván Duque accetti le proposte dei sindacati, il cui costo politico-economico è molto alto. Con tutta probabilità bisognerà aspettare il prossimo anno un governo di Patto Storico alternativo a Iván Duque, al suo capo Álvaro  Uribe e al loro partito il Centro  Democrático, rappresentante degli interessi dell’ oligarchia colombiana.

Colombia con S di sciopero.

URIBE E LA VERITA’.

Lo scorso16 agosto 2021, si è tenuto un incontro informale tra l’ ex presidente della Colombia, Álvaro Uribe Vélez; il presidente della Commissione Verità, Francisco de Roux; e altri membri di questa. Nell’ incontro sono state affrontate le tematiche relative ai falsi positivi, ai paramilitari, alla JEP,  Jurisdicción Especial para la Paz, e  altro. La conversazione si è svolta nella casa dell’  ex presidente a Llano Grande, Antioquia, perché solo lì ha accettato che avvenisse.

Per quanto riguarda i fasi positivi ha affermato che non ha mai dato ordini in merito a militari e non ha mai promosso qualcuno di loro per aver ucciso innocenti che poi fatti passare per guerriglieri. Inoltre ha sottolineato che la maggior parte dei falsi positivi avvenuti quando Manuel Santos era ministro della Difesa. Non ha mai trattato con paramilitari. Fu amico di Salvatore Mancuso perché era un vicino  propietario terriero e allevatore di bestiama e non perché era stato un paramilitare.nelle vicinanze.

Inoltre ha voluto ribadire che non crede nella JEP come non crede nell’ Accordo di Pace e in tutte le istituzioni scaturite da questo

Rodrigo Londoño, ex comandante delle FARC-EP, Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia – Esercito del Popolo, a proposito della conversazione tra i membri della Commissione per la verità e l’  ex presidente Uribe ha affermato: “Non c’  è stato alcun contributo effettivo alla verità. È stato un atto vergognoso”.

Bugiardo Álvaro Uribe Vélez

PATTO STORICO PER L’ ALTERNATIVA.

Patto Storico per la Colombia è una coalizione politica ed elettorale in Colombia composta da partiti politici e movimenti sociali di centrosinistra e di sinistra. È stata lanciata l’ 11 febbraio 2021 attraverso una conferenza stampa alla quale hanno partecipato diversi leader politici . del paese, hanno partecipato: Gustavo Petro, Alexander López, Iván Cepeda, María José Pizarro, Roy Barreras, Clara López, Aída Avella, Armando Benedetti, Martha Peralta, tra gli altri. L’ obiettivo è essere alternativa a Iván Duque, al suo capo Álvaro  Uribe e al loro partito il Centro  Democrático, rappresentante degli interessi dell’ oligarchia colombiana.

La coalizione è stata bollata come di estrema sinistra da politici contrari ed è regolarmente bersaglio di minacce da parte di settori di estrema destra e organizzazioni paramilitari in Colombia.

Significativa è quanto ha dichiarato Francia Márquez  di Patto Storico e leader di Soy porque Somos, che rivendica le lotte del popolo afrocolombiano: “Le persone sono stanche di non vedere cambiamenti in questo paese e sono disposte a cambiare qualunque cosa sia, lo scoppio di tutto sono le lotte dei lavoratori, la resistenza dei popoli indigeni, afro-discendenti, contadini, donne, giovani, che ora non sono disposti di continuare a perdere quel poco che ci resta, e sono disposti a cambiare ciò che deve essere cambiato affinché la vita sia possibile in questo Paese, perché qui c’è una frattura molto forte sul valore della vita, la vita non importa”.

E’ chiaro che per vincere Patto Storico deve coinvolgere i sindacati del Paro No se Para e le organizzazioni sociali menzionate da Francia Márquez.

Francia Márquez del Patto Storico

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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