Sulle pagine de “Il Sole 24 Ore” di giorni fa il Presidente di Confindustria ha ribadito il pieno sostegno al Governo Draghi proponendo ai sindacati un nuovo Patto sociale.

Il Governissimo serve per tacitare i mugugni dei partiti, lasciamoli pure liberi di scannarsi in campagna elettorale, è sufficiente il loro voto in Parlamento tanto le decisioni saranno assunte dal Presidente del Consiglio e dai suoi alleati più stretti.

Il Patto per l’Italia preconizzato da Bonomi è sulla stessa linea sancita dall’accordo unico sulla rappresentanza nel 2014 e dal patto della Fabbrica, tutti accordi per altro sottoscritti con i sindacati rappresentativi che in questa fase storica si presentano come gli alleati più fedeli del Governissimo

L’assemblea di Confindustria dà pieno mandato a Draghi, “scegliere di cambiare” (lo slogan dei padroni) significa dare piena attuazione al Piano nazionale di ripresa e resilienza, riscrivere i contratti nazionali e la legislazione in materia di lavoro, welfare, sanità e pensioni.

Un nuovo patto finalizzato a reprimere ogni conflittualità nei luoghi di lavoro (proprio quando arrivano chiusure e licenziamenti), servire insieme un interesse superiore per il bene del paese. Tutti concetti ampiamente utilizzati nel passato ogni volta che c’era da approvare provvedimenti invisi ai lavoratori e alle lavoratrici come cancellare la scala mobile, innalzare l’età pensionabile, rinnovare i contratti con perdita del potere di acquisto o tagliare i fondi al welfare.

Il Governissimo è garanzia assoluta di realizzare i processi di ristrutturazione richiesti dall’Unione Europea, il Parlamento prenderà atto delle decisioni assunte in altre sedi, il ruolo dei Partiti e la stessa democrazia parlamentare ridotto ai minimi termini. Certo se pensiamo agli attuali partiti non saremo certo noi a piangere davanti alla crisi della democrazia rappresentativa ma dietro a ogni Governissimo si cela in realtà un processo autoritario che stride con la democrazia reale.

Consigliamo di scorrere la ventina di pagine della relazione di Bonomi per capire quale sia il vero programma di Governo e le ragioni del consenso assoluto padronale a Draghi. 

 Quota 100? Un fallimento.

Anticipo dell’età pensionabile per la riduzione dell’aspettativa di vita? Non pervenuta, anticipo previdenziale solo per pochi lavoratori usuranti così usurati da non potere più essere sfruttabili. 

Il reddito di cittadinanza e altre misure di sostegno? Inutile spreco di denaro. 

Transizione ecologica? Ben venga la governance mondiale.

Da quelle pagine della relazione di Bonomi possiamo trarre spunti per le prossime decisioni del Governissimo amico con la diretta partecipazione dei sindacati rappresentativi che non si lasceranno sfuggire la opportunità di un nuovo patto sociale.

Ps a distanza di pochi giorni dalla intervista di Bonomi gran parte dei sindacati ha già dato disponibilità a sedersi ai tavoli di trattativa, al contempo silenzio assoluto sulle vertenze in atto nel paese, da Gkn ad Alitalia.

Redazione pisana di Lotta Continua Da: https://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.com

https://www.lotta-continua.it/index.php?option=com_easyblog&view=entry&id=818&Itemid=319

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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