Omaggio mediatico di Sky TG24 ieri al presidente di ultradestra brasiliano Jair Bolsonaro che, approfitta delle domande morbide del giornalista per fare un comizio di 5 minuti e 24 secondi infarcito di fake news, dal fatto che lui “sta difendendo l’Amazzonia”, al fatto che Lula “è un narcotrafficante”.

La risposta dal Brasile è arrivata dopo poche ore, quando l’ex presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha definito Bolsonaro come un bugiardo, che, come suo solito, ha mentito senza avere prove quando collega il fondatore del Partito dei Lavoratori (PT) al traffico di droga.

“Tutti sanno, in Brasile e nel mondo, che Bolsonaro è un bugiardo”, ha detto Lula attraverso il suo ufficio di consulenza.

Durante l’intervista in Italia, Bolsonaro ha infatti dichiarato, senza presentare alcun tipo di indizio o prova, che “Lula aveva rapporti con trafficanti di droga e che non si capisce perché lo abbiano fatto uscire dal carcere”.

Bolsonaro ha aggiunto che l’ex leader dei lavoratori sarebbe tra le diverse “autorità di sinistra in Brasile e Spagna” che avrebbero ricevuto risorse dal traffico di droga dal Venezuela dicendo:
“È una lunga storia. La sua leadership politica inizia con le FARC (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) colombiane. Da quel momento inizia il suo rapporto con il narcotraffico. Il miracolo che ha salvato il Brasile è stato il nostro arrivo nel 2018.
A questo proposito ha aggiunto che il suo governo sta difendendo l’Amazzonia dal disboscamento e che non può bruciare (come detto in tv) poiché è umida”.

A questo proposito la presidente del Partito dei Lavoratori (PT), Gleisi Hoffmann, ha respinto le accuse infondate dell’ex capitano dell’esercito, che lei considera un sovrano isolato.

“Bolsonaro è attualmente un uomo impreparato e disperato per la crescente disapprovazione popolare. Attacca Lula con notizie false in un’intervista in Italia. Questa è una cosa molto grave”, ha scritto Hoffmann su Twitter.

Per la deputata, “questo uomo non può continuare a mentire liberamente dove vuole. Il Tribunale Supremo Federale deve risolvere questo problema nelle indagini sulle fake news. È urgente”, ha rimarcato.

D’altro canto, l’ex ministro degli Esteri Celso Amorim è rimasto perplesso per il livello della partecipazione di Bolsonaro alla riunione dei leader del G20.

“È stato triste vedere le immagini di un capo di stato catatonico, nei miei quasi 60 anni in diplomazia, non ho mai visto niente di simile: l’isolamento ricevuto da Bolsonaro.
Non ha empatia, nessuno vuole parlargli.
Con lui come presidente, il Brasile perde su tutti i fronti e viene sepolto in tutto il mondo”.

In tutti i sondaggi di opinione che portano alle elezioni del 2022, viene esposta la crescente impopolarità del presidente di estrema destra.

L’intenzione di voto per Lula, favorito in tutti i sondaggi, ha iniziato a rafforzarsi da quando ha riacquistato i suoi diritti politici a marzo dopo che un giudice della Corte Suprema ha reso possibile la sua partecipazione alla corsa del prossimo anno per il governo.

Nel seguente link è presente l’intervista pubblicata da sky tg 24 su facebook, per chi volesse lasciargli un commento, vista la presenza anche di fan di Bolsonaro che applaudono.


https://www.facebook.com/SkyTG24/videos/591396265245399/

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Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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