Non è vero che Jair Bolsonaro debba essere rispettato in quanto presidente democraticamente scelto dal popolo del Brasile, come ha scritto la giunta fascioleghista di Anguillara Veneta, che gli ha concesso la cittadinanza onoraria.
Bolsonaro è diventato presidente dopo il doppio golpe militar giudiziario, che ha prima destituito la presidente democraticamente eletta Dilma Roussef, poi ha incarcerato Lula impedendogli di partecipare ad elezioni che, secondo tutti i sondaggi, avrebbe stravinto. Quasi tutti i responsabili delle accuse a Lula si sono rivelati corrotti e falsi ed ora son sotto procedimenti vari.
Nel frattempo Bolsonaro è il presidente più odiato e disprezzato della storia del Brasile, innanzitutto per la gestione catastrofica della pandemia che egli ha sempre negato, lasciando morire a centinaia di migliaia i poveri delle favelas così come i nativi dell’Amazzonia. Poi per la catastrofe sociale che ha provocato cancellando le leggi per i poveri di Lula, affamando decine di milioni di persone, operando spudoratamente per i ricchi e le multinazionali. Sì, lui che viene definito “sovranista” dal circolo mediatico, negli affari è un servo ossequioso delle multinazionali. Infine Bolsonaro è condannato in Brasile e nel mondo per il disastro ambientale dell’Amazzonia ed il genocidio dei suoi abitanti.
Bolsonaro è un fascista ammiratore di fascisti, la sola critica che ha rivolto a Pinochet è stata quella di non aver ammazzato gente a sufficienza, cosa che lui farebbe in Brasile se non stesse perdendo ogni giorno potere, se anche i reazionari e i militari che si schierarono con lui non lo stessero abbandonando, perché impresentabile.
In tutto il mondo Bolsonaro oggi è considerato una persona da tenere alla larga, ma in Italia ha più fan che nel suo paese. Salvini, Meloni e compagnia sono sostenitori del criminale fascista brasiliano. Il leghista addirittura lo ha abbracciato a Pistoia.
Quelli che dicono che in Italia non ci sono più i fascisti mentono sapendo di mentire. Chi sta con Bolsonaro è un fascista punto e basta. Ed il fatto che oggi stia al governo con Draghi e con partiti che si dichiarano antifascisti è solo il segno della corruzione morale e del trasformismo della classe politica.
A fianco degli antifascisti veneti che si sono presi le cariche e gli idranti della polizia che difendeva il presidente fascista. A fianco di quelli toscani e di tutti coloro che in piazza gridano : Fora Bolsonaro.

Giorgio Cremaschi PaP

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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