Carmen Villalba e la figlia Lichita desaparecida


Francesco Cecchini


Il dittatore Alfredo Stroessner è morto a Brasilia il 16 agosto 2006, all età di 93 anni, ma non lo è lo stronismo che ancora domina in Paraguay e commette crimini. Basti pensare al mssacro di Curuguaty, alla destituzione di Fernando Lugo eletto democraticamente, all’ assassinio delle due bambine María Carmen e Lilian Villalba di 11 e 12 anni, la sparizione di Carmen Elizabeth Lichita e così via.
Ora il potere giudiziario del Paraguay ha scritto un’ altra pagina del suo curriculum dittatoriale e terroristico. Il giudice del Tribunale penale, María Rosalía González, ha deciso di estendere la pena di Carmen Villalba, militante dell’ EPP, Ejército del Pueblo Paraguayo, fino all’anno 2035. Carmen Villalba doveva essere rilasciata più di tre mesi fa con l’ intera pena scontata.
Carmen Villalba era stata condannata con sentenza definitiva in giudizio a 15 anni di carcere più 3 anni di misura di sicurezza, avendo scontato tale pena nel luglio di quest’anno ed ottenuto in questo caso una risoluzione di libertà. Allo stesso modo, su di lei pesava una condanna a 17 anni di reclusione in un caso che, essendo estinto, non avrebbe mai dovuto arrivare a una condanna di prigione. Anche in questo caso Carmen Villalba ha superato i 17 anni di pena, il 4 luglio di quest’anno.
A tal proposito, si ricorda anzitutto che Carmen Villalba è stata arrestata il 2 luglio 2004, restando in custodia cautelare con ordinanza emessa dal pm Carmen Meza il 28 febbraio 2005. Nonostante ciò, il giudice Penale N° 3 di Luque, invece di disporre l’ immediato rilascio per estinzione della pena nella sua totalità, emanò una delibera nella quale si deliberava la pena di Carmen Villalba fino all’anno 2035, in aperta contraddizione con le disposizioni giuridiche.
Lo stato di detenzione in cui si trova Carmen Villalba costituisce una situazione arbitraria e contraria allo stato di diritto, poiché ha scontato integralmente la sua pena, debitamente stabilita con la stessa legge che oggi viene violata non concedendole la libertà. Inoltre, il contesto in cui la restrizione della libertà di Carmen Villalba è letargica attraverso mezzi arbitrari, come la scomparsa di sua figlia Carmen Elizabeth “Lichita” dallo scorso novembre, l’arresto di sua sorella Laura e l’omicidio delle sue nipoti María Carmen e Lilian Mariana lo scorso settembre, tristi eventi che si aggiungono all’omicidio di suo figlio Néstor e al rifugio in Argentina di alcuni suoi parenti, a causa delle vessazioni da parte delle forze di sicurezza paraguaiane, aggravano notevolmente lo scenario.
Vi sono molte inizitive a sostgno della libertà di Carmen Villalba.
Il 5 novembre in merito vi è stata una conferenza stampa diffusa in video in tutta America Latina e negli Stati Uniti.
E’ stato lanciato un appello per la sua liberazione firmato da 13 partiti comunisti: Communist Party of Albania., Party of Labour of Austria, Communist Party of Bangladesh, AKEL, Cyprus, Unified Communist Party of Georgia, Communist Party of Greece, Workers Party of Ireland, Socialist Movement of Kazakhstan, Communist Party of Pakistan, Paraguayan Communist Party, Philippines Communist Party (PKP 1930), Communist Party of Swaziland, Communist Party of Venezuela.
Si è unito alla mobilitazione per la liberazione di Carmen Villalba il Movimiento Rebelión Popular, che agisce in Argentina.
La mobilitazione per la liberazione di Carmen Villalba continua e si sta diffondendo a livello internazionale.

Carmen Villalba in prigione

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

2 pensiero su “PARAGUAY. CARMEN VILLALBA IN PRIGIONE FINO AL 2035, UNA PERSECUZIONE.”

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