La salute al primo posto. Questo è quanto emerge da una inchiesta (pubblicata oggi) circa le priorità che gli italiani chiedono siano al centro dell’azione del governo. In seconda posizione il tema del lavoro e della disoccupazione. Peccato che il governo Draghi – il “governo dei ricchi” com’è stato definito – stia operando in tutt’altra direzione. I documenti previsionali del Governo prevedono che la spesa sanitaria tra due anni si attesterà, rispetto al Pil, a un livello inferiore rispetto a quello del 2019. I numeri sono chiarissimi: dal 6,5%si scenderà al 6,3%, una delle percentuali più basse tra i Paesi Ocse. In compenso le spese militari salgono di 5 miliardi di euro rispetto al pe-riodo prepandemico arrivando quest’anno alla cifra record di 26 miliardi di euro. Una vergogna. Ad inizio pandemia avevano giurato e spergiurato di un mutamento di segna valoriale circa le scelte politiche, economiche da portare avanti a tutela del diritto alla salute, del benessere sociale e materiale delle persone. Stanno facendo l’esatto contrario. C‘è poco da stupirsi e molto da indignarsi. Il loro primario interesse è di preservare rendite e profitti. Intanto, sempre sulla stampa di oggi, leggiamo che per evita-re di andare in zona arancione o rossa una delle misure caldeggiate è di non procede-re al conteggio dei ricoverati positivi che presentano altre patologie preponderanti. In-vece che aumentare posti letto, personale, reparti specializzati la scelta è di falsare i dati sul tasso di positività, di “nascondere la polvere sotto il tappeto”. In questi due anni non hanno fatto nulla per la scuola, i trasporti, la sanità. Nessuna azione concreta per proteggere al meglio la salute dei cittadini. Se ancora una volta siamo nel pieno di una emergenza sanitaria e sociale, con decine di migliaia di persone che vedono allungarsi le liste di attesa per potersi curare da altre malattie oltre al Covid, la responsabilità è di tutte quelle forze che hanno ruoli di governo nazionale e regionale, forze che hanno condiviso in maniera bipartisan tutta una serie di scelte che nulla hanno a che fare col diritto alla salute, al lavoro, al reddito delle persone

Ezio Locatelli PRC (post FB)

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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