Mappa dei lager nazisti


Francesco Cecchini


Chi non sa ricordare il passato è condannato a ripeterlo. Georges Santayana, filosofo e saggista spagnolo
Tra pochi giorni cade la Giornata della Memoria, che è un opportunità per ricordare. Il ricordo al servizio della verità storica è sempre rivoluzionario, secondo Antonio Gramsci.
Auschwitz
L Onu stabilì di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio per ricordare quello del 1945, giorno in cui le truppe dell Armata Rossa dell Unione Sovietica liberarono il campo di concentramento di Auschwitz in Polonia. Quel giorno l esercito sovietico comandato dal maresciallo Ivan Konev giunse per primo nella città di Oświęcim più conosciuta come Auschwitz. Entrando nel campo di concentramento liberò i superstiti. La scoperta del campo di concentramento di Auschwitz rivelò integralmente, per la prima volta a tutto il mondo, l orrore dell olocausto nazista. Inoltre, oltre le decine e decine di migliaia di vittime delle camere a gas, durante gli anni in cui il lager fu operativo molti esseri umani, bambini, donne e uomini, vennero sottoposti a esperimenti medici da parte del criminale medico nazista Josef Mengele.
Majadanek-Lublino
Nel luglio del 1944 i Sovietici liberarono il campo di sterminio di Maidanek, quattro chilometri ad est di Lublino in Polonia, attivo tra lottobre 1941 e il luglio 1944. La realizzazione di questo lager avvenne per l estensione verso lUnione Sovietica da parte dei nazisti. Qui vi erano persone di diverse nazioni, compresi i prigionieri di guerra sovietici.
La Commissione di Inchiesta sui Crimini Nazisti, composta da Polacchi e da Sovietici, decise di documentare le atrocità commesse dai Nazisti durante l’ occupazione tedesca della Polonia; essi ordinarono quindi l’ esumazione dei cadaveri sepolti a Maidanek per dimostrare le uccisioni di massa compiute dai nazisti all’interno del campo. La commissione pubblicò poi a Mosca i risultati dell’indagine, il 16 settembre 1944, in polacco, russo, inglese e francese.
Mauthausen
L 8 agosto 1938, cinque mesi dopo la cosiddetta annessione (Anschluss) dellAustria al Reich, arrivarono a Mauthausen i primi prigionieri provenienti dal Campo di concentramento di Dachau. La ragione decisiva della scelta di costruire il Lager in quel luogo fu la stessa che indusse successivamente alla costruzione del vicino sotto-Campo di Gusen nel 1940: la presenza di cave di granito. Inizialmente i prigionieri furono impiegati nelledificazione stessa del Lager e nel lavoro forzato presso la Deutsche Erd- und Steinwerke GmbH, una ditta di proprietà delle SS che produceva materiale da impiegare per la costruzione degli edifici monumentali e di prestigio della Germania nazista. I prigionieri del campo venivano anche obbligati a lavorare nella vicina cava e, più tardi, vennero anche forzati a costruire dei tunnel sotterranei per le fabbriche di assemblamento dei missili. La maggior parte dei deportati presenti a Mauthausen proveniva dalla Polonia, seguiti da cittadini sovietici e ungheresi, ma cerano anche numerosi gruppi di tedeschi, austriaci, francesi, italiani, jugoslavi e spagnoli. Complessivamente, lamministrazione delle SS del Lager registrò uomini, donne e bambini provenienti da più di 40 Nazioni. A partire dal Maggio del 1944 arrivò anche un gran numero di ebrei ungheresi e polacchi; per loro, le possibilità di sopravvivere erano le più scarse. Migliaia di prigionieri furono fucilati, o uccisi con iniezioni letali, altri fatti morire di botte, altri ancora di freddo. Almeno 10.200 prigionieri furono assassinati per asfissia, la maggior parte nella Camera a gas nel Campo centrale, altri nel castello di Hartheim, uno dei centri di sterminio del Progetto eutanasia, oppure nel Campo di Gusen, rinchiusi in baracche sigillate o in un autobus che faceva la spola fra Mauthausen e Gusen, nel quale veniva immesso gas velenoso. La maggioranza dei prigionieri dei Lager però, non sopravvisse allo sfruttamento spietato della manodopera, accompagnato da maltrattamenti, denutrizione, mancanza di vestiti adeguati e di cure mediche. In totale, a Mauthausen, Gusen e negli altri Campi-satellite, morirono almeno 90.000 prigionieri, dei quali quasi la metà perì durante i quattro mesi precedenti la liberazione.
In totale, durante il periodo tra la costruzione del Lager nellagosto del 1938 e la sua liberazione da parte dellEsercito americano nel maggio del 1945, a Mauthausen furono deportate quasi 190.000 persone.
CONCLUSIONE
Il genocidio è un atto criminale premeditato, organizzato sistematicamente e messo in atto con l obiettivo di sterminare delle comunità civili mirate, scelte in base a criteri di nazionalità, razza o religione. Ryzard Kapuscinski.
Il genocidio commesso dai nazisti va ricordato e non perdonato, per questo i lager, trasformati in musei, sono aperti al pubblico, innanzitutto ai giovani, perché si prenda coscienza della tragedia avvenuta ed si eviti che questa si ripeta. Ciò è importante, perché ancora oggi vi sono persecuzione criminali di popoli: i palestinesi, i kashmiri, i saharawi ed altri.

Soldati dellArmata Rossa dell Unione Sovietica liberano prigioniere del lager di Auschwitz

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy