Il governo ucraino continua a bombardare la centrale nucleare di Zaporozh’e (Zaporizhzhia) e ci mette a rischio di una nuova Chernobil. Sono dei criminali.

Da un mese l’esercito Ucraino sta sparando con l’artiglieria pesante e con razzi sulla centrale nucleare di Zaporozh’e (Zaporizhzhia) . Una decina di attacchi sono stati rivolti, per quel che si capisce, in particolare sul centro direzionale, sulle case dei lavoratori e sulle apparecchiature ausiliarie della centrale. Fino ad ora non sono stati presi di mira i reattori nucleari della stessa o i depositi di scorie radioattive (156 grossi contenitori stoccati all’aperto) che occupano larga parte dell’area della centrale stessa ma, quando si gioca con il fuoco, si sa che un errore è sempre possibile.

Nei primi giorni di bombardamento (cominciati il 18 luglio) il governo ucraino ha accusato i russi di essere gli autori degli stessi e i media occidentali hanno ovviamente rilanciato l’accusa. La cosa risultava poco logica perché i Russi controllano militarmente l’area della centrale atomica ma tant’è, si sa che la propaganda di guerra non va tanto per il sottile…

Dopo alcune settimane di bombardamenti, vista la palese assurdità dell’accusa, il governo e i media ucraini hanno però cambiato versione e nei fatti rivendicato gli attacchi condotti nel frattempo anche con droni “suicidi”.

E’ così che da qualche giorno esponenti ucraini accusano i russi di “usare la centrale per ripararsi dai proiettili di artiglieria” oppure di usare la centrale per nascondere armi, oppure, come nel caso del capo dell’agenzia atomica ucraina (Energoarom) accusano i russi di voler collegare la centrale alla rete elettrica dell’est dell’Ucraina.

Queste diverse versioni non cambiano la sostanza : da un mese la più grande centrale atomica europea è fatta oggetto di bombardamenti da parte dell’esercito ucraino – usando le armi che gli abbiamo fornito – e questo può produrre un disastro di proporzioni simili a quello di Chernobil.

Di fronte a questa situazione rischiosissima i governi occidentali non dicono nulla e le continue domande della Russia rivolte all’ONU e all’AIEA di visitare il sito, non hanno risposte. Emblematico che a Vasillj Nebernzja, rappresentante russo all’ONU – che il 12 agosto chiedeva formalmente all’ONU e alla AIEA di visitare il sito – la rappresentante statunitense Bonnie Jenkins abbia risposto: “La Russia è l’unica responsabile per quanto sta accadendo”. In altre parole per gli USA il governo ucraino è giustificato a trasformare la guerra in una guerra nucleare, tanto la colpa è della Russia.

In questo modo l’occidente fa finta di nulla e l’Europa rischia di subire un disastro di enormi proporzioni anche perché, come abbiamo imparato a nostre spese durante il disastro di Chernobil, i venti in quell’area soffiano da est a ovest e non viceversa. Una nube radioattiva prodotta dai bombardamenti ucraini sulla centrale si dirigerebbe quindi verso l’Europa occidentale e non verso la Russia.

Ci troviamo quindi dinnanzi ad un gioco d’azzardo condotto dal governo ucraino, con il consenso degli Stati Uniti, sulle spalle del popolo ucraino e dei popoli europei.
Le ragioni possono essere molteplici:

  • Produrre un incidente nucleare per poter incolpare i russi e alzare il livello del coinvolgimento NATO nel conflitto.
  • Spingere i russi a sgombrare l’area vista la pericolosità della posta in gioco.
  • Ricattare gli europei per avere più soldi visto che il presidente Ucraino si lamenta delle lungaggini dei tempi di aiuto.

Io non so quale sia il motivo che spinge il governo ucraino. So che qualunque sia l’ipotesi corretta, una delle tre che ho elencato o un’altra ancora, ci troviamo dinnanzi al comportamento criminale di un governo che con il nostro sostegno, i nostri soldi e le nostre armi gioca sulla nostra pelle seguendo le direttive degli Stati Uniti. Perché la guerra in Ucraina ha messo in luce che i nostri grandi alleati statunitensi, hanno interessi economici, militari e geopolitici assai diversi dai nostri, in questo caso opposti. Per loro una nuova Chernobil è una notizia del telegiornale, per noi una catastrofe da migliaia e migliaia di morti.

Per questo è vergognoso che in Italia dal PD alla Meloni, passando per Conte e i cinque stelle continuino imperterriti a sostenere la guerra, con l’invio di armi e di soldi ad un governo che minaccia la nostra sicurezza ogni giorno che passa.
Bisogna dire forte e chiaro che la condanna dell’invasione russa non ha nulla a che vedere con il sostegno del governo Ucraino e della NATO ma ha tutto a che vedere con l’avvio di una trattativa vera finalizzata al cessate il fuoco ed alla pace. Smetterla di inviare armi a Zelelnsky è il primo atto da fare per far finire la guerra, una guerra che il governo Ucraino fa per procura per conto degli Stati Uniti ma che con ogni evidenza vede l’Europa pagarne un prezzo sempre maggiore. Basta con la guerra, smettiamo di dare armi a Zelensky e mandiamo a casa i guerrafondai. per tutto questo e molto altro è necessario votare Unione Popolare!

Maurizio Acerbo

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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