… che non sono state fatte, ma che faremo, nonostante tutto!

Unione Popolare ha raccolto le firme necessarie per presentare le liste. È un fatto positivo a cui, modestamente, ho contribuito. È stata una vera vergogna istituzionale costringere nella settimana di ferragosto migliaia di persone a raccogliere firme per partecipare alle elezioni. Fatto ancor più vergognoso se si considera che a liste senza nessun seguito, grazie a dei trucchi, è stato consentita la presentazione senza doverne raccogliere neanche una: vedi la lista (???) Di Maio. Ora inizia la campagna elettorale vera e propria. Un fatto è certo: nessuno può utilizzare l’argomento del “voto utile”, sbandierato dal Pds, Ds, Pd da 20 anni a questa parte, e cioè da quando esiste il sistema elettorale maggioritario. “Voto utile” per battere le destre… Sta di fatto che il primo ad aver affossato il “voto utile” per battere QUESTE destre è stato proprio Letta, segretario del Pd. Nel momento in cui il segretario del Pd ha chiuso qualsiasi possibile alleanza con Il M5S di Conte ha decretato infatti la vittoria della coalizione delle destre. La distanza è di 18 punti, quindi l’argomento “Voto utile” non esiste e solo un disonesto lo può usare. In questo contesto è giusto che ognuno si orienti, nel proprio voto, sulla base della condivisione con le proposte politiche e di coalizione che vengono presentate dalle varie forze politiche.
Se leggiamo i programmi di Sinistra Italiana, Unione Popolare e M5S possiamo notare che con uno sforzo MINIMO queste forze potevano scrivere un programma comune e presentarsi agli elettori come il vero Terzo Polo di sinistra. Non è stato fatto ed è stato un gravissimo errore che pesa sulle spalle di chi non lo ha voluto. Ciò costringerà l’elettorato di sinistra, per la 4 volta consecutiva, a dover scegliere chi votare tra una sinistra sbriciolata e divisa. In questa situazione mi permetto di avanzare due proposte: votate a sinistra. E queste tre forze, seppure con diversità di posizione e di collocazione lo sono. Seconda proposta, ancor più importante: in questo mese di campagna elettorale evitiamo di attaccare chi ci è più vicino, è un atteggiamento sbagliato, se mi posso permettere stupido e infantile. È importante prestare attenzione perché il mondo non finisce il 25 settembre e quello che non è stato possibile fare prima (creare una coalizione di sinistra) dovremo necessariamente farlo dopo. Fare come in Francia, un polo di sinistra plurale, non minoritario, che sia in grado di contendere alla destra la rappresentanza dei ceti popolari colpiti dalla crisi. Chi rappresenta la classe agiata c’è già, è il Pd, manca una sinistra che rappresenti il vasto disagio sociale che in autunno non potrà che crescere in modo drammatico.

Claudio Grassi SI

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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