A nome di Rifondazione Comunista esprimo tutta la più sentita solidarietà alla donna vittima di stupro e della campagna elettorale di una politicante senza scrupoli che non esita a fare ulteriore violenza pubblicando il video della violenza per la sua propaganda razzista e xenofoba.

A Giorgia Meloni della vittima, della sua sofferenza, non frega nulla altrimenti avrebbe mostrato ben altra sensibilità.

Sono anni che Meloni – come la bestia di Salvini – usa questo genere di comunicazione per istigare all’odio razziale veicolando il messaggio che tutti i migranti e i richiedenti asilo siano violenti e criminali. Se dovessimo applicare le sue modalità di generalizzazione e stigmatizzazione dovremmo dire che tutti gli esponenti di Fratelli d’Italia sono pericolosi delinquenti.
Segnalo che Piacenza è stata governata dal partito di Giorgia Meloni negli ultimi 5 anni e che il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Caruso, di Fratelli d’Italia, è stato arrestato per ndrangheta nel 2019 e condannato a 20 anni in primo grado.
A Piacenza le ricette di Giorgia Meloni non hanno risolto i problemi della sicurezza, anzi hanno portato la ndrangheta alla guida del Comune.

La bestia della Meloni non è migliore di quella di Salvini. Entrambi sono non a caso amichevolmente legati a Steve Bannon.

Maurizio Acerbo PRC

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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