Mentre l’Ucraina continua ad ammassare truppe per una nuova offensiva da Kharkiv verso Zhaporozhie, le forze russe avanzano in quel che resta del Donbas sotto il controllo di Kiev. A Samarcanda in corso il vertice tra Russia, Cina, India, Pakistan e Iran.

Dal fronte di Kharkiv al Donbas

Di Francesco Dall’Aglio*

Continuano gli accumuli di truppe ucraine sulla sponda destra dell’Oskil, in prospettiva di un’ulteriore offensiva per ridurre il territorio ancora occupato dalla Russia nella regione di Kharkiv che per minacciare da nord la Repubblica di Lugansk.

Stavolta però è piuttosto improbabile che le truppe russe si sganceranno come hanno fatto da Izyum. Stesso ragionamento per gli accumuli di truppe ucraine sul fronte di Zhaporozhie, dove ci si aspetta un’altra offensiva (questi accumuli erano definiti ‘colossali’ ieri, ho i miei dubbi ma vedremo). Continuano i combattimenti anche nella regione di Cherson, ma sono ormai ridotti a scaramucce.

Prosegue invece l’avanzata russa nel Donbas, di cui negli ultimi giorni ci si era dimenticati. Come nel caso di Popasna, la caduta di un caposaldo di difesa (Kodema in questo caso) comporta sempre un’avanzata, che in questo caso è verso est (cadute sotto controllo russo Nikolaeva e Nikolaevka-2, il quartiere satellite) e verso nord, in direzione di Zaitsevo.

Questo significa avere ora a disposizione due direzioni ben stabilizzate per procedere contro Artemivs’k (o Bahmut che dir si voglia). Anche qui si segnalano accumuli di truppe ucraine che progettano contrattacchi. Finora le azioni tentate sono state tutte respinte senza grossi problemi – come abbiamo stabilito in questi sei mesi, non è facilissimo avanzare nel Donbas.

Il vertice a Samarcanda

La partita seria, ad ogni modo, si gioca a Samarcanda, dove Putin incontrerà i leader indiani, pakistani, iraniani e Xi Jinping. Vedremo cosa si diranno (credo parleranno di cose serie: soldi e come farli) e, soprattutto, vedremo se finito il vertice l’operazione militare salirà di livello diventando non più “speciale” ma “antiterroristica”. Con tutte le conseguenze del caso, nessuna delle quali positive.

In queste ore l’Iran ha firmato il memorandum di accesso all’Organizzazione per la Cooperazione di Shangai. La domanda è stata ovviamente accolta e dalla prossima riunione dell’Organizzazione, l’anno prossimo in India, sarà membro a pieno titolo.

* ripreso da Francesco Dall’Aglio ricercatore dell’Istituto di Studi Storici dell’Accademia delle Scienze di Sofia (Bulgaria).

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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