La sede di TotalEnergies nel quartiere d’affari de la Défense, a Parigi © HJBC/iStockPhoto

Il colosso francese TotalEnergies ha annunciato che concederà un dividendo stratosferico agli azionisti: 2,62 miliardi di euro

Andrea Barolini

Transizione energetica ancora indietro. Milioni di persone in Europa che rischiano di non avere modo di pagare le bollette nei prossimi mesi. Un conflitto in Ucraina che non accenna a dare segni di attenuazione. E, da ultimo, le esplosioni nei gasdotti che dalla Russia raggiungono l’Europa. Un quadro inquietante che ormai tutti conosciamo. Così come sappiamo che c’è, al contrario, chi di fronte alla crisi sorride.

Il maxi-dividendo da 2,62 miliardi di euro di TotalEnergies, con acconto a dicembre

Il caso del colosso francese TotalEnergies è emblematico. Mentre in Europa divampa il dibattito sull’opportunità di tassare gli extra-profitti dei giganti del settore energetico, la compagnia transalpina ha annunciato, mercoledì 28 settembre, che verserà ai propri azionisti un dividendo semplicemente stratosferico. Pari a 2,62 miliardi di euro.

Gran parte dei maxi-profitti centrati nel 2022 da TotalEnergies sono legati alle fonti fossili © hanhanpeggy/iStockPhoto

«Desideriamo condividere con i nostri azionisti i frutti dei risultati raggiunti dall’azienda nell’attuale contesto», ha spiegato il consiglio d’amministrazione di TotalEnergies. Precisando che verrà versato anche un acconto sul dividendo, pari a 1 euro per ogni azione posseduta, già nel prossimo mese di dicembre (si vede che aspettare la primavera sarebbe stato complicato per gli investitori).

Anche in Francia si discute sulla possibile tassazione degli extra-profitti

Una scelta indigeribile, anche e soprattutto perché la stragrande maggioranza di quei profitti la multinazionale francese li ha centrati sfruttando le fonti fossili. Ovvero materie prime che la scienza (e presto la storia) sta condannando da anni, e che ci porteranno dritti in una catastrofe climatica se non si agirà in tempo. In questo senso, quanto sarebbe stato meglio se, a fronte del raddoppio dei ricavi netti a 5,6 miliardi di euro nel solo secondo trimestre dell’anno (erano stati 2,1 nei primi tre mesi), si fosse deciso di investire nella transizione?


No, TotalEnergies ha preferito premiare gli azionisti, in un diseducativo esempio di gestione aziendale anacronistica. Poi, certo, ha promesso anche di investire nelle energie rinnovabili. Ma se anche soltanto una parte dei quei dividendi fosse recuperata dallo Stato francese sotto forma di tassazione straordinaria, quanti progetti si potrebbero finanziare?

Nella Loira Atlantica con la stessa cifra costruito un maxi-parco eolico da 480 MW

Esempio. Di recente, a Saint-Nazaire, nel dipartimento della Loira Atlanticaè stato inaugurato il primo parco eolico offshore della Francia. Un impianto dotato di 80 pale, per una potenza di 480 MW. Produrrà il 20% di quanto viene consumato in un anno nell’intero dipartimento, che comprende la città di Nantes e conta quasi 1,5 milioni di persone. Il costo? 2 miliardi di euro. Meno di quanto concesso agli azionisti di TotalEnergies

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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