Le elezioni locali in India hanno permesso al partito del primo ministro di ottenere una netta vittoria nello Stato dal quale proviene lo stesso Modi, ma l’opposizione ha ottenuto il governo dell’Himachal Pradesh.

Nell’ultimo mese si sono tenute in India due importanti elezioni locali negli Stati del Gujarat e dell’Himachal Pradesh. Sebbene si tratti solamente di elezioni locali, stiamo parlando di territori nei quali abita una popolazione superiore a quella di molti Paesi. Lo Stato occidentale del Gujarat, ad esempio, ha una popolazione che supera leggermente quella dell’Italia (60,4 milioni di abitanti), mentre l’Himachal Pradesh, situato nell’estremo nord dell’Unione Indiana, ha circa 7,5 milioni di abitanti, superiore a quella di Paesi come la Bulgaria o la Serbia.

Entrambi gli Stati sono arrivati alla scadenza elettorale con il Partito del Popolo Indiano (Bharatiya Janata PartyBJP), quello del primo ministro Narendra Modi, al governo. Il Gujarat, dove le elezioni si sono svolte tra il 1º e il 5 dicembre, in particolare, ha un’importanza simbolica di grande rilevanza per il BJP, essendo la terra d’origine dello stesso Modi. Qui, l’elettorato ha regalato al partito di governo un trionfo storico con il 52,50% delle preferenze e ben 156 seggi conquistati sui 182 che compongono l’Assemblea Legislativa di Gandhinagar.

Già in precedenza, il BJP, che governa il Gujarat da 27 anni, godeva di una solida maggioranza di 99 seggi, ma questa volta il partito del ministro capo Bhupendra Patel (il governatore del Gujarat) ha lasciato solamente le briciole alla principale forza di opposizione, il Congresso Nazionale Indiano (Indian National CongressINC), che ha ottenuto appena 17 seggi, con il 27,28% delle preferenze. Da notare anche il seggio conquistato dal Partito Socialista (Samajwadi Party, SP), unico partito capace di entrare nell’emiciclo di Gandhinagar al di fuori delle due forze politiche principali e del Partito dell’Uomo Comune (Aam Aadmi Party, AAM), di recente fondazione e capace di assicurarsi cinque scranni, mentre tre deputati sono stati eletti come indipendenti.

Grazie Gujarat. Sono sopraffatto da molte emozioni vedendo i fenomenali risultati elettorali“, ha twittato il primo ministro Modi giovedì, subito dopo la pubblicazione dei risultati. “Le persone hanno benedetto la politica dello sviluppo e allo stesso tempo hanno espresso il desiderio di volere che questo slancio continui a un ritmo maggiore“.

Nell’Himachal Pradesh, al contrario, le elezioni si erano già svolte lo scorso 12 novembre, ma i risultati sono stati resi noti solamente l’8 dicembre, in concomitanza con quelli del Gujarat. Nello Stato settentrionale, il primo ministro Modi e il ministro capo Jai Ram Thakur hanno ricevuto una brutta sorpresa, visto che il BJP ha subito una netta sconfitta da parte dell’INC, che dunque tornerà al governo sotto la guida di Pratibha Singh, pronta a prendere le redini dell’esecutivo locale.

Sebbene il numero di voti ricevuti sia molto simile, con un vantaggio di appena 38.000 schede per l’INC, la forza di opposizione ha conquistato il primato in 40 circoscrizioni, ottenendo altrettanti seggi contro i 25 del BJP. Completano il quadro dell’emiciclo di Shimla tre deputati eletti come indipendenti, mentre va segnalata la perdita dell’unico seggio detenuto dal Partito Comunista d’India (Marxista).

Nel complesso, il potere del primo ministro Narendra Modi esce rafforzato dall’esito di queste elezioni locali. Il Gujarat ha infatti un peso demografico molto più importante rispetto all’Himachal Pradesh, e la vittoria del BJP dimostra come l’elettorato indù resti fedele al proprio leader nonostante l’aumento dell’inflazione e della disoccupazione in tutto il Paese. Gli oppositori, al contrario, fanno notare come le politiche del governo abbiano fomentato la discriminazione verso la popolazione musulmana, che nel Gujarat rappresenta circa il 10% del totale.

Gli esperti affermano che la straordinaria vittoria nello Stato occidentale rafforzerebbe la popolarità del BJP in vista delle elezioni generali previste per l’estate del 2024, in cui Modi punta a un terzo mandato come primo ministro”, si legge nell’analisi fornita dalla redazione della principale testata di lingua araba, Al Jazeera. In attesa delle elezioni nazionali del 2024, nel corso del 2023 ben dieci Stati federati, di cui cinque attualmente governati dal BJP, dovrebbero recarsi alle urne per rinnovare il governo locale. Il mese di febbraio, in particolare, dovrebbe rappresentare un importante banco di prova per il governo federale di Modi, visto che il BJP dovrà difendere la propria maggioranza in ben tre Stati (Tripura, Meghalaya e Nagaland).

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Giulio Chinappi – World Politics Blog

Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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