Oggi a Mosca si è tenuto uno storico incontro a quattro tra i ministri degli Esteri di Russia, Siria, Turchia e Iran per discutere sul processo di normalizzazione tra Ankara e Damasco.

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha sottolineato l’importanza di stabilire una chiara “tabella di marcia” per la normalizzazione turco-siriana, che dovrebbe mirare ad essere preparata per la prossima riunione dei ministri degli Esteri, e “successivamente ai capi di stato”.

“L’avvio del processo di normalizzazione turco-siriano, con la partecipazione dei tre Paesi garanti, ha dimostrato l’efficacia della formula di Astana, che avrà un notevole impatto positivo, non solo sulla situazione in Siria ma anche sul clima generale nella regione nel suo insieme”, ha aggiunto Lavrov.

Il capo della diplomazia russa ha anche suggerito di riprendere i lavori per ripristinare le rotte di trasporto e i collegamenti logistici tra Turchia e la Siria.

“È importante iniziare a discutere la questione del ripristino delle rotte di trasporto e logistica interrotte tra i paesi vicini Turchia e Siria e riprendere la cooperazione commerciale ed economica senza ostacoli”, secondo il ministro degli Esteri russo.

Gli USA stanno creato un “Free Syria Army” nella provincia di Raqqa

Il cancelliere russo, durante il summit, ha denunciato il ruolo ancora nefasto degli USA in Siria e nella regione.

“Secondo le nostre informazioni, gli Stati Uniti hanno iniziato a creare il cosiddetto ‘Esercito siriano libero’ nelle vicinanze di Raqqa con la partecipazione di rappresentanti delle tribù arabe locali, miliziani dell’ISIS e altre organizzazioni terroristiche”, ha rivelato Lavrov.


Stati Uniti e UE non revocano le sanzioni contro la Siria nonostante i terremoti

Il massimo diplomatico russo ha lamentato che l’Unione Europea e gli Stati Uniti non hanno revocato le sanzioni imposte alla Siria nonostante i devastanti terremoti che hanno colpito il paese mediorientale a febbraio.

“Abbiamo ripetutamente … chiesto la non discriminazione, la politicizzazione e l’imposizione di precondizioni nel fornire assistenza umanitaria ai paesi colpiti da conflitti armati e disastri naturali come i terremoti del 6 febbraio … È indicativo che anche questa tragedia non abbia spinto gli Stati Uniti e l’UE a mostrare pietà. Non c’è stato alcun allentamento delle sanzioni disumane e illegali contro la Siria”, ha ribadito Lavrov.

Ha aggiunto che Mosca ha sempre rifiutato qualsiasi sanzione unilaterale che viola il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite.

L’Iran spera che la Siria e la Turchia raggiungano una soluzione politica

Il ministro degli Esteri iraniano, Hosein Amir Abdolahian, ha espresso, nelle dichiarazioni alla stampa, la speranza “che l’incontro a quattro a Mosca invii un messaggio forte sull’attenzione di Siria e Turchia su una soluzione politica, il ritiro dei militari e l’espulsione delle forze di occupazione, come gli Stati Uniti, dalla Siria settentrionale”.

Amir Abdolahian ha ricordato che la regione ha affrontato una situazione “molto difficile” lo scorso anno e sono stati compiuti molti sforzi diplomatici per prevenire una nuova guerra e conflitto nella regione e sul confine comune tra Siria e Turchia.

Ha anche espresso l’auspicio che l’incontro apra la strada al ritorno dei profughi siriani in patria quanto prima.

Al-Mekdad: la Siria crede nel dialogo ma considera prioritario il ritiro delle forze turche

Il ministro degli Esteri siriano Faisal Al-Mekdad durante il summit ha ribadito che Damasco è pronta ad affrontare un approccio aperto e costruttivo basato sulla convinzione che il dialogo sia il modo migliore per raggiungere gli obiettivi desiderati, purché tale dialogo sia basato sul rispetto reciproco della sovranità, indipendenza, unità e integrità territoriale dello Stato e sulla non ingerenza nei suoi affari interni.

“Il nostro obiettivo principale è porre fine a qualsiasi forma di presenza militare illegale sul territorio siriano, comprese le forze turche, e senza progressi su questo tema rimarremo stagnanti e non otterremo alcun risultato reale. Continueremo a lavorare, chiedendo e insistendo sulla questione del ritiro”, ha precisato.

Cavusoglu: Lotta al terrorismo e rispetto dell’integrità territoriale della Siria

Il ministro degli Affari esteri turco Mevlut Cavusoglu da parte sua ha focalizzato alcuni punti fondamentali per l’esito positivo dei negoziati.

Cavusoglu sul suo account Twitter, infatti, al termine dell’incontro ha scritto: “Abbiamo sottolineato la necessità di cooperazione nella lotta al terrorismo, fornendo l’infrastruttura per i rimpatri in cooperazione, facendo avanzare il processo politico e proteggendo l’integrità territoriale della Siria”

Comunicato stampa congiunto al termine della riunione

Il comunicato stampa diffuso tra i quattro ministri degli Esteri al termine della riunione ha evidenziato la necessità di preservare la sovranità e l’integrità territoriale della Siria, e proseguire la lotta al terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni.

Nel testo è stata manifestata la richiesta di aumentare il volume degli aiuti internazionali alla Siria per aiutare a ricostruire il Paese e garantire il ritorno dei profughi siriani in patria.

Inoltre, hanno incaricato i loro esperti di preparare una road map per promuovere le relazioni tra Ankara e Damasco.

Nel comunicato stampa si è fatto anche riferimento alle discussioni costruttive e obiettive sulla risoluzione n. 2254 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e alle dichiarazioni ufficiali nel formato di Astana.

Infine, è stato anche fatto cenno sull’atmosfera positiva e costruttiva che è prevalsa durante lo scambio di opinioni tra le delegazioni, rilevando che queste ultime concordano sull’importanza di proseguire i contatti e le negoziazioni ad alto livello a livello dei quattro paesi durante il prossimo periodo.

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-siria_turchia_e_la_storica_pacificazione_siglata_a_mosca_il_comunicato_congiunto/5694_49615/

Di Red

„Per ottenere un cambiamento radicale bisogna avere il coraggio d'inventare l'avvenire. Noi dobbiamo osare inventare l'avvenire.“ — Thomas Sankara

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