Il Sole 24 Ore oggi ci racconta che circa 250.000 italiani (in particolare giovani) vanno via dall’Italia ogni anno, verso altri paesi europei.
Numeri così alti si sono raggiunti solo alla fine dell’800 e dopo la seconda guerra mondiale.
Un dato che certifica una volta di più il disastro socio-economico cui le politiche sbagliate dei governi che hanno sgovernato la crisi ci stanno condannando. Altro che gufi, siamo solo realisti.

Non troverete nemmeno una dichiarazione politica a riguardo, perché non conviene ai vari Salvini e Renzi. A quelli che “aiutiamoli a casa loro”.
E poi, pensi al balletto indegno delle posizioni ormai trasversali sugli altri migranti economici, quelli del Sud del mondo, che scappano esattamente come i giovani italiani, per mancanza di lavoro, di reddito, di opportunità e di futuro, e ti sale ancora più rabbia.
Perche questa politica scellerata e strabica impone la guerra fra ultimi e penultimi, mentre chi sta rubando il futuro a intere generazioni (italiani e no) hanno nomi e cognomi precisi, ovvero chi in questi anni si è arricchito sempre di più sulle spalle dei più deboli, e quel pezzo di politica che ha fatto da scendiletto alle potenze economiche.
Ci vuole una presa di coscienza forte ed è quello che stiamo provando a fare con perseveranza e costanza.

Nicola Fratoianni

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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