Francesco Cecchini

VENEZUELA.

Duro e contundente il discorso di Jean-Luc Mélenchon al Parlamento europeo sulla situazione del Venezuela a difesa della Rivoluzione Bolivariana di Chavez e di Maduro: “Tentano un colpo di istituzionale, come hanno fatto in Guatemala, in Brasile e in Honduras.”

CONTRO MACRON.

La parola d’ordine di Jean-Luc Mélenchon e di France Insoumise è la seguentE: ” NO AL COLPO DI STATO SOCIALE.”                                                                            Tre mesi dopo la sua elezione, il progetto di Macron è chiaro e non vi è alcun dubbio: Macron è il presidente dei ricchi. Vuole aumentare la CSG (Contribuzione Sociale Generalizzata), diminuire gli aiuti alle abitazioni popolari ed eliminare una parte della tassa sul patrimonio. Di fronte a questo progetto di attacco frontale ai lavoratori e al popolo francese, La France Insoumise è la prima forza politica e sociale di opposizione. I suoi deputati nell’Assemblea Nazionale si stanno battendo contro la distruzione del Codice del Lavoro, che il regime di Macron vuol far passare a suon di decreti legislativi.                                   Comunque la sola lotta nell’istituzione non è sufficiente, La France Insoumise sta organizzando manifestazioni per il 12 settembre in tutta la Francia che porteranno a una manifestazione nazionale il 23 settembre a Parigi. Nel frattempo, la scorsa domenica, 6 agosto, due carovane politiche hanno iniziato a percorrere 32 città della Francia fino a Marsiglia, con lo scopo di informare sulla situazione dei diritti sociali attaccati dal governo. A Marsiglia dal 24 al 27 agosto si terrà un incontro nazionale di dibattiti, attività culturali e di formazione e proiezioni di film.

Intervento di Jean-Luc Mélenchon lo scorso primo agosto all’Assemblea Nazionale:

https://www.youtube.com/watch?v=TBTbNVVqUZA

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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