Elisabetta Ambrosi

Siamo una generazione cresciuta a pane ed etica del lavoro: sapevamo che avremmo dovuto studiare molto, e bene, per poter avere un lavoro degnamente retribuito. Sapevamo che nulla ci sarebbe stato regalato, ma che seguendo un percorso stabilito da qualche parte saremmo arrivati: medici o avvocati, giornalisti o professori.

Invece qualcosa, lungo il percorso, si è spezzato: qualcuno l’ha chiamata globalizzazione (e cambiamento tecnologico), qualcuno debito pubblico e paralisi dello Stato, qualcun altro crisi economica. Ma quello che è accaduto è non tanto che a quei posti non siamo mai arrivati – o meglio sì, specie se pubblici, ad esempio professori universitari, ministeriali, dirigenti pubblici, ruoli ormai impensabili – ma che quando ci siamo arrivati il lavoro si era improvvisamente svuotato del proprio senso. E insieme del suo compenso.

Continua…

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/18/lavorare-tanto-guadagnare-zero-lincubo-di-una-generazione/3458410/

Di Luna

Giornalista pubblicista, ha condotto giornali radiofonici. Attiva nel mondo delle associazioni di stampo culturale, parla 6 lingue. Fervente antirazzista e femminista è blogger di AFV dal 2012

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