#Irma
Donna furiosa che con il suo travolgente muoversi ci dà una lezione di politica.
Annuncia che sta andando a #Cuba e che andrà in #Florida in cerca del sogno americano.
Sorpresa! Il sogno americano è costituito da un grido che dice “viene Irma, si salvi chi può”.
Le persone corrono al supermercato per litigare per il cibo fino a quando non è completamente finito.
La gente, in macchina, procede con l’evacuazione che genera il blocco e il caos delle strade.
La popolazione della Florida fugge da Irma, nella fuga la benzina si è esaurita e le strade collassano per la quantità di automobili.
La loro fuga, alimentata da combustibili fossili, garantisce che verranno più uragani ancora più grandi.
È il trionfo del darwinismo sociale: sopravvive solo chi possiede.
A Cuba, piccola isola bloccata da un embargo di 55 anni e solidale, invece si formano immediatamente le brigate di lavoro, che sono la forma organizzata di difendere l’altro, il prossimo, il fratello, lo sconosciuto.
Alcuni hanno messo il cibo e le medicine di tutti al riparo; altri sono responsabili del mantenimento delle fognature per mitigare le inondazioni; gli alberi sono potati in modo che i rami non siano proiettili omicidi; si occupano di portare le persone nei rifugi e nelle installazioni militari sicure.
Di fronte al pericolo il collettivo, il plurale è la risposta. La rabbia di Irma trova un popolo, per amore e per dovere riunito.
Prima di morire, Irma saprà che la sua rabbia è inutile quando c’è un muro di cuori che si uniscono.
(@Cubanamera) Sergio Serrano
Rete solidarietà rivoluzione bolivariana
L’onesta e la serieta di CUBA siano di esempio per gli USA e per tutti noi.