20Francesco Cecchini
Il 17 agosto 2014 i peshmerga curdi ripresero il controllo della diga di Mosul, la più grande dell’Iraq Paese, conquistata precedentemente dallo Stato islamico. Ora l’esercito iracheno, con tre brigate, ha assunto il controllo della diga, occupando l’anello esterno. I peshmerga, sembra, si siano ritirati senza combattere, sebbene fonti curde affermino che vi sia stato uno scontro nei pressi della diga con 8 miliziani sciti e un combattente curdo uccisi. I peshmerga sono addestrarti ed equipaggiati anche dagli italiani. Le nostre forze armate basate a Erbil, capitale del governatorato e a Mosul e si occupano dell’addestramento dei reparti peshmerga che sono ora ostili a Bagdad. Il referendum sull’indipendenza del Kurdistan iracheno del 25 settembre, in cui ha vinto il sì, voluto dal presidente Massud Barzani, ha generato provvedimenti da parte di Baghdad ed anche azioni armate. Kirkuk, distante da Mosul e dalla diga circa 200 chilometri, è stata occupata dall’esercito iracheno che ha anche sparato contro i peshmerga, ma non ci sono stati morti. All’interno del popolo curdo, comunque vi sono contraddizioni. Le operazioni militari e no di Baghdad sono favorite da organizzazioni curde contrarie a Barzani. In questo clima di nuove tensioni nella diga di Mosul continuano i lavori di riparazione della struttura da parte dell’impresa Trevi S.p.A. di Cesena i cui lavoratori italiani, iracheni e stranieri sono protetti nell’anello interno da cinquecento militari italiani. E’ chiaro che pur con un cambio di situazione il rischio non sia sparito.
I link con quattro articoli precedenti sulla diga di Mosul sono i seguenti:
http://contropiano.org/documenti/2016/04/29/diga-mosul-geologia-geopolitica-078438
https://www.internazionale.it/opinione/marina-forti/2016/10/18/militari-italiani-mosul-diga
https://www.ancorafischiailvento.org/2017/08/29/diga-mosul-agosto-2017
https://www.ancorafischiailvento.org/2017/07/21/mosul-la-diga-mosul-referendum-kurdistan/