del Coordinamento Nazionale del Movimento Essere Sinistra – MovES

 

Il Capo di Stato Maggiore dell’esercito libanese, ha annunciato MASSIMA ALLERTA dell’esercito per un probabile pericolo di ATTACCO DA PARTE DI ISRAELE.
 
Non molti giorni fa è avvenuto un colpo di stato in Arabia Saudita.
Un’ipotesi propende per un riassetto interno di rapporti di forza.
 
In realtà a prendere sempre più piede è l’ipotesi che quanto avvenuto mirasse a costituire un centro di potere in linea con la volontà di imporre un maggiore controllo sul Medio Oriente in funzione anti Iran e anti hezbollah da parte di Arabia Saudita e Israele, con l’appoggio degli Stati Uniti.
 
In coincidenza, mettiamola pure così, si sono verificati due episodi significativi: uno, che il consigliere di Trump e lui stesso hanno dato appoggio al governo insediatosi e in contemporanea è stato diramato un dispaccio in ebraico del Ministero degli Esteri israeliano in cui si è chiesto a tutte le proprie ambasciate di sostenere l’ipotesi che gli hezbollah debbano essere cacciati dal governo libanese, con conseguenti dimissioni del Primo Ministro.
 
Parrebbe dunque probabile che israeliani e americani stiano tentando in ogni modo di mettere sotto pressione l’Iran provocando ogni possibile incidente per rompere gli equilibri peraltro già fragili proprio attraverso il Libano, dopo aver fallito in Siria e Iraq anche grazie all’intervento di Russia e Cina.
 
Finora la guerra non è scoppiata perché oltre ad un Iran che cerca, pur difendendosi, di evitarla, esiste un intenso ruolo diplomatico di Russia in primo luogo, ma anche di Cina che con un stretta campagna di rapporti diplomatici e commerciali, con il bilancino hanno costretto USA e Israele nell’angolo
 
Oggi però arriva la dichiarazione del capo di Stato Maggiore dell’Esercito libanese che potrebbe non far presagire niente di buono, malgrado il Libano stia tentando da anni di mantenere lo stato di convivenza pacifica che hanno raggiunto in questi anni tra etnie diverse e religioni diverse.
 
In Libano, infatti, pur essendo un piccolo paese, vivono insieme ai libanesi che sono musulmani, sia sunniti sia sciiti, cristiani maroniti, drusi e centinaia di migliaia di profughi palestinesi e siriani.
 
Va pure sottolineato che in questo scenario diventerà fondamentale il ruolo del futuro Esercito Europeo che, per inciso, avrà come principale sede operativa Napoli, guarda caso proprio sul Mediterraneo.
La sede del Comando sud della NATO, fuori Napoli città, e la sede dell’Esercito Europeo, in città alla Nunziatella con l’avallo di De Magistris che si è detto favorevole alla sede dell’esercito europeo.
 
Ricordiamo pure che in Libano fino a marzo erano presenti militari italiani di 2 missioni e presumibilmente lo sono ancora: una missione bilaterale che si chiana MIBIL che si occupa tra l’altro dell’addestramento dei militari libanesi e l’altra dell’ONU che si chiama UNIFIL con militari italiani e di altri paesi tra cui la Francia con il compito del controllo della frontiera con Israele secondo le direttive della risoluzione ONU 1701.
 
Insomma, le aggressioni continuano, la democrazia esportata pure.
E la Pace un miraggio che si infrange ogni giorno di più sino a che l’Italia resterà all’interno della NATO.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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