Di Adil E. Shamoo
L’attuale Guerra in Yemen ha avuto conseguenze devastanti per la popolazione. Gli indiscriminati bombardamenti sauditi comprendono scuole, impianti di purificazione dell’acqua, ospedali, impianti che generano elettricità, che hanno provocato la morte di oltre 10.000 persone e il ferimento di altri 50.000. Alla fine del 2017, la Croce Rossa Internazionale ha calcolato che oltre 1 milione di Yemeniti avranno avuto il colera. Finora 900.000 persone sono state contagiate, 2000 sono morte,1200 delle quali sono bambini. Di fronte alla mancanza di combustibile per il suo impianto di potabilizzazione dell’acqua, dovuta al blocco saudita, che fa affidamento sull’appoggio militare degli Stati Uniti, lo Yemen sta morendo di fame, ha scarso accesso all’acqua potabile. Un’epidemia di difterite ha ulteriormente complicato la crisi.
I Sauditi considerano questa guerra che ha origine da un’insurrezione guidata dagli Houthi nel 2015 e che viene dopo anni di lotta settaria, come una minaccia al confine, che è stata soltanto esacerbata da un missile balistico lanciato il 4 novembre dalle montagne dello Yemen verso Riyadh, la capitale dell’Arabia Saudita. Il 6 novembre è iniziato il blocco che ha creato altra infelicità tra una popolazione già sofferente per anni di guerra, e anche per le atrocità commesse dagli Houthi.
Gli Americani, in quanto alleati della coalizione saudita, forniscono una portaerei, intelligence elettronica e velivoli teleguidati per prendere di mira i siti da bombardare. Questa guerra riceve, però poca attenzione dai media statunitensi, tranne poche eccezioni. Etichettata come guerra per procura tra Arabia Saudita e Iran, questo conflitto è arrivato all’attenzione del Congresso, dove la Camera dei Rappresentanti ha approvato una risoluzione che definisce “non autorizzata” l’azione degli Stati Uniti (paragonata alle misure di controterrorismo che sono autorizzate).
Il blocco, attuato per “fermare il flusso delle armi provenienti dall’Iran,” non ha neanche permesso che le pastiglie di cloro disinfettanti per l’acqua, arrivassero ai cittadini disperati dello Yemen. Una recente revoca temporanea del blocco statunitense/saudita dello Yemen potrebbe fornire una tregua provvisoria per milioni di yemeniti ridotti alla fame. Essendoci, però un ambiente antigienico che si sta degradando rapidamente e con una carenza di acqua potabile pulita, è necessario molto di più che una temporanea revoca per migliorare questa catastrofe.
Condotto dal Principe Ereditario saudita, Mohammed bin Salman (MbS) che diventerà re alla morte dei suo padre malato, cioè il re, il blocco dello Yemen è soltanto una delle prime azioni che il principe ha intrapreso per appropriarsi del potere, si a livello interno che internazionale. Il suo boicottaggio del Qatar che è appoggiato da quasi tutti gli Stati del Golfo, non mostra segnali di fine. Ha tentato di installare un governo amico in Yemen con Abd-Rabbu Mansour Hadi come presidente. Attualmente Hadi vive in Arabia saudita per paura che i ribelli lo uccidano. MbS ha anche interferito in Libano in combutta con gli israeliani per eliminare Hezbollah, sequestando il Primo Ministro Saad Hariri durante la sua visita in Arabia Saudita (Hariri è stato rilasciato due settimane più tardi).
MbS sta conducendo questa guerra contro lo Yemen a oltranza e con totale sprezzo delle conseguenze umanitarie. Vuole dimostrare la sua bravura e il potere delle sue nuove idee. Sostiene che sta eliminando la corruzione, con l’arresto di quasi 400 degli uomini più influenti in Arabia Saudita: principi, membri del gabinetto e miliardari, “imprigionati” nell’Hotel Ritz Carlton a Riyadh. I resoconti indicano che i loro miliardi saranno confiscati per “rimpolpare” i forzieri del governo oramai al verde, a causa dei prezzi del petrolio bassi.
I Sauditi sono rapidi a far notare che l’Iran sta contrabbandando armi, anche se ci sono poche prove che l’Iran ne stia mandando moltissime agli Houthi. I Sauditi stanno, tuttavia, costruendo il loro arsenale. Di recente hanno firmato un accordo per comprare oltre 110 miliardi di dollari di armi in aggiunta ai molti miliardi di dollari
autorizzati nei precedenti accordi commerciali.
In maniera ancora più allarmante, MbS se la prende con l’Iran usando una retorica bellicosa per spaventare e ridurre l’influenza iraniana in Medio oriente, ponendo un rischio di guerra con l’Iran e allo stesso tempo trascinando gli Stati Uniti e Israele nella mischia. L’interferenza del Principe Ereditario in tutta la regione è un’impresa ambiziosa per un leader che ha 32 anni.
Lo Yemen è uno dei paesi più poveri del mondo. La guerra sta riportando lo Yemen
ai secoli bui. E’ una guerra immorale e un disastro umanitario. Gli Stati Uniti non possono e non dovrebbero partecipare a un massacro di questo genere.
Adil E. Shamoo è membro associato dell’ Institute for Policy Studies, analista senior di Foreign Policy in Focus, e autore di: Equal Worth – When Humanity Will Have Peace. Si può scaricare gratuitamente il libro su: www.forwarorpeace.com. Si può contattare Shamoo su ashamoo@gmail.com.
Nella foto: un padre con il suo bambino che si sospetta abbia il colera.
Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo
Fonte: https://zcomm.org/znetarticle/starvation-and-cholera-in-yemen/
Originale: Foreign Policy in Focus
Traduzione di Maria Chiara Starace
Traduzione © 2017 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY NC-SA 3.0