“La sussidiaria brasiliana della Volkswagen, Volkswagen do Brasil, mostrava lealta’ senza alcuna riserva verso il regime militare”: la denuncia e’ contenuta in uno studio commissionato dalla stessa casa automobilistica tedesca. “Nonostante non abbia avuto alcun ruolo nel colpo di stato che ha rovesciato il governo legittimamente eletto – si legge nel documento – la compagnia riteneva che l’istituzione di un regime dittatoriale sempre piu’ oppressivo fosse uno sviluppo inequivocabilmente positivo”.
“Volkswagen do Brasil condivideva completamente gli obbiettivi economici e di politica interna della giunta militare” ha detto Christopher Kopper, storico dell’universita’ Bielefeld che ha condotto la ricerca. “I vertici tedeschi dell’azienda a Wolfsburg erano al corrente della repressione politica e sociale messa in atto dalla dittatura militare, ma minimizzavano la cosa come una situazione
inevitabile, in pieno stile colonialista” ha continuato Kopper.
Il documento e’ stato presentato allo stabilimento di Volkswagen do Brasil di Sao Bernardo do Campo, vicino San Paolo, alla presenza del vicepresidente della Volkswagen per il sudamerica e il Brasile, Pablo Di Si, che ha dichiarato: “Non abbiamo nulla da nascondere. Abbiamo presentato lo studio al ministro della Giustizia brasiliano nella maniera piu’ trasparente possibile. Accettiamo le scoperte che sono emerse e siamo profondamente rammaricati per quanto avvenuto”.