Francesco Cecchini

 

Domenica 28 gennaio Il leader del partito politico delle FARC, Rodrigo Londoño, Timochenko, ha presentato la sua candidatura per le elezioni presidenziali presentando questa scelta come un rinnovo della politica colombiana. In un atto a Bogotá, nel quartiere Ciudad Bolivar, a sud della capitale colombiana, ha affermato che ” partiti vecchi e corrotti” si sono sempre alternati fin qui con sempre a capo dei caudillos.(un leader politico-militare a capo di un regime autoritario). Per Timochenko la sostituzione dei partiti liberali e conservatori che hanno monopolizzato la politica colombiana fino al 2002, ha significato solo apparentemente un rinnovamento,  perchè in sostanza l’ hanno affondata ancora di più nel fango del marciume.  Per questo propone il partito FARC (Fuerza Alternativa Revolucionaria del Común ) come organizzazione rinnovatrice della vecchia  politica. Nel suo discorso ha ricordato l’assassinio di alcuni leader politici colombiani che si erano battuti a difesa delle classi più svantaggiate: il leader liberale Jorge Eliécer Gaitán ,il candidato liberale a presidente  Luis Carlos Galán, nonché il candidato di sinistra Jaramillo o il capo della guerriglia M-19 che aveva negoziato la pace,  Carlos Pizarro.

Ha affermato “Proponiamo un risveglio generale, una consapevolezza, cambiare le cose è possibile”. Ha denunciato anche la corruzione generalizzata dei politici che rubano milioni e milioni di dollari che potrebbero servire ai bisogni delle classi povere. Inoltre si è dichiarati favorevole a formare alleanze con altri candidati che siano a favore del processo di pace. Quanto sopra è a grandi linee le proposte di Timochenko nella campagna presidenziale colombiana.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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