Il Consiglio Comunale di Bologna ha approvato ieri con 25 voti favorevoli (Partito Democratico, Città comune, Movimento 5 stelle, Coalizione civica), 5 voti contrari (Lega nord, Forza Italia) e 2 non votanti (Insieme Bologna), la modifica dei regolamenti per impedire la concessione di spazi pubblici e sale comunali a soggetti che si richiamano a ideologie fasciste e razziste.
Il documento approvato non si limita solamente a vietare manifestazioni promosse da soggetti neofascisti e/o incitatori di idee razziste (che non potranno comunque essere impedite se svolte all’interno di proprietà private), ma ha modificato anche il regolamento dei mercati e delle fiere vietando la vendita di riproduzioni di beni raffiguranti persone, immagini o simboli riferiti al partito fascista, fabbricati in epoche storiche successive al ventennio fascista.
La necessità della discussione sul divieto di agibilità per le organizzazioni neofasciste si era fatta ancor più urgente in seguito al comizio di chiusura della campagna elettorale di Forza Nuova, che si è tenuto proprio nel capoluogo emiliano lo scorso 16 febbraio, causando gravi disordini nel centro storico
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