Stati Uniti, Francia e Regno Unito hanno effettuato un massiccio attacco missilistico contro la Siria giustificando le loro azioni con il presunto coinvolgimento del governo di Assad nel “attacco chimico” del 7 aprile a Douma.

Il Minstero della Difesa russo ha dichiarato che 103 missili da crociera e aria-terra sono stati lanciati su obiettivi diversi in tutta la Siria, aggiungendo che 71 di loro sono stati intercettati dalle Forze di difesa aerea siriane (SADF).

Stessa conferma dell’attacco arriva anche dal comando generale siriano il quale ha affermato che Stati Uniti, Regno Unito e Francia hanno lanciato 110 missili, aggiungendo poi che la maggior parte di essi è stata intercettata.

Secondo alcuni esperti, riferisce il sito SouthFront, la SADF non non avrebbe potuto abbattere più del 15-20% dei missili lanciati usando solo i sistemi S-125, S-200, Buk, Kvadrat e Osa. Per gli stessi esperti l’esercito russo avrebbe probabilmente usato i suoi sistemi di guerra elettronica (EW) all’avanguardia per contrastare i missili lanciati durante la fase finale della traiettoria di volo.

Un altro fattore, che “molto probabilmente” ha contribuito all’efficacia delle contromisure siriane, è che la Russia ha fornito ai militari siriani dati operativi dalla sua rete di ricognizione tecnica, compresi i satelliti e altri mezzi di sorveglianza. Probabilmente, l’Iran ha fatto una cosa simile. Così, i missili lanciati dal Mar Rosso sono stati rilevati immediatamente e monitorati durante tutta la loro traiettoria di volo.

Utilizzando tali dati di tracciamento, i sistemi di difesa aerea di fabbricazione russa sono in grado di abbattere missili cruise con un’efficienza relativamente elevata.

In ogni caso, i 71 missili intercettati di 103 lanciati sono un fallimento decisivo per gli Stati Uniti e i loro alleati.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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