Sebbene l’accusa continui a ribadire a mezzo stampa che l’intento sia quello di perseguire i colpevoli di singoli reati specifici, l’intero impianto accusatorio continua a reggersi sull’imputazione di concorso morale ai fatti accaduti in quelle due giornate di lotta. Quello che l’accusa porta avanti da oltre 6 anni è un costrutto che punta a criminalizzare la vicinanza ideologica stessa alle ragioni del movimento No Tav, fatto che, oltre a confermare lo straordinario accanimento giuridico nei confronti del movimento da parte dello Stato, rischia di divenire un preoccupante precedente giuridico in caso di conferma da parte della cassazione.
http://www.radiazione.info/2018/04/continua-il-processo-alle-idee-contro-i-no-tav-la-cassazione-rinvia-la-sentenza-del-maxi-processo-al-27-aprile/