BERGOGLIO, NON ANCORA PAPA FRANCESCO

Al momento di marciare                                                           

molti non sanno                                                                

che alla loro testa marcia il nemico.                                             

La voce che li comanda                                                      

è la voce del loro nemico.                                                          

E chi parla del nemico                                                       

è lui stesso il nemico                                                    

Bertolt Brecht

IL FALSO MITO DI BERGOGLIO è una raccolta di articoli, quarantadue, pubblicati dal settimanale Left a partire dal 13 marzo 2013, giorno dell’ascesa del cardinale di Buenos Aires al trono di Pietro, e fino all’inizio del 2018. Left ha raccontato Bergoglio e la sua chiesa, le sue contraddizioni, quello che ha detto e ha fatto, apparentemente rivoluzionario, ma valorizzato da una propaganda che ha coinvolto, a volte, anche la sinistra, vedi il quotidiano Il Manifesto. Il libro parla del Bergoglio argentino  ultraconservatore, peronista, nemico acerrimo della marxista teologia della Liberazione sin dal principio della proficua carriera ecclesiastica nel proprio Paese natale prima, durante e dopo la dittatura. Su quello che ha detto e fatto Bergoglio in Argentina segnalo una mia nota. Il link è il seguente.

http://www.storiastoriepn.it/wp-content/uploads/2015/04/BERGOGLIO-DA-BERGOGLIO-A-PAPA-FRANCESCO.pdf

Per quanto riguarda Papa Francesco il libro di Left mette in risalto la sua ingerenza di  nella vita sociale e politica italiana, con  danni alla laicità delle istituzioni. Dall’attacco all’aborto, alla riduzione della scuola a comunità educante complementare alla famiglia di cristiana, alla dichiarazioni che i rapporti omosessuali contrari alla legge naturale, e molto altro.

Ora Bergoglio, Papa Francesco è al centro dell’attenzione per via della pedofilia. Vanno ricordati due recenti articoli pubblicati sempre da Left. Uno del 26 giugno 2017  che parla di un corto docufilm, un’inchiesta sugli abusi sessuali in una struttura religiosa per sordomuti di Verona. Il caso Provolo. Gli ultimi sviluppi del caso Provolo, che è diventato un caso internazionale, visto che sono state pubblicate 4 pagine sul New York Times, per quanto riguarda gli abusi clericali, hanno causato una  commissione dal Vaticano, che si è svolta a Verona e dove sono stati sentiti circa una ventina di sordi che si dichiaravano abusati dai sacerdoti del Provolo, il Vaticano in dicembre con lettera della congregazione della fede ha riconosciuto che gli abusi ci sono stati nella realtà, ha comminato alcune pene molto edulcorate ai sacerdoti, che ormai sono in età avanzata, ha dichiarato da non credere al sordo che diceva di essere stato abusato dal Vescovo Carraroche è stato vescovo dagli anni fine ’50 a ’70 a Verona. Il link con un’ intervista a Sacha Biazzo autore del docufilm sul caso Provolo è il seguente:

https://www.youtube.com/watch?v=ukvoQBIlgGs

L’altro articolo è del gennaio del 2018 e racconta delle vittime di pedofilia in Cile e Perù. Il caso è ancora sostanzialmente aperto.

Ora vi è la clamorosa denuncia dell’arcivescovo Caro Maria Viganò, già Segretario per lo Stato della azoCittà del Vaticano, e Nunzio negli Stati Uniti. Secondo Viganò, Bergoglio sapeva fin dal 2013, subito dopo la sua elezione, tutto dei misfatti del cardinale Theodore McCarrick. Non solo ha scelto di non fare nulla, ma anzi il cardinale McCarrick è stato uno il suo consigliere privilegiato per quanto riguarda le nomine di vescovi e cardinali nella Chiesa americana. In pratica il Pontefice ha coperto per cinque anni il porporato, reo di aver abusato sessualmente di decine di seminaristi e di giovani sacerdoti.

Conclusione. La storia di una chiesa cattolica pedofila è antica, come è antica una sostanziale copertura da parte della gerarchia, se non di coinvolgimento diretto. Sarà da verificare se le recenti parole di condanna di Bergoglio Papa Francesco saranno ancora una volta propaganda o se seguiranno fatti di lotta reale alla pedofilia ecclesiastica.

 

 

 

 

 

 

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

Un pensiero su “BERGOGLIO E LA PEDOFILIA”
  1. se vogliamo aggiungere verità basti pensare alla relazione che Papa Bergoglio ha avuto con la dittatura argentina,e parlo di Videla il massacratore di tanti innocenti ,colpevoli solo di non accettare la sua dittatura e pensiamo ai desaparecidos gettati giù dagli aerei.C’è poi una foto che ritrae ,ad un balcone,Bergoglio insieme al dittatore Videla e che gli argentini cercarono di diffondere alla vigilia dlla elezione del nuovo Papa

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