COSA SUCCEDE QUANDO IL MINISTRO DEGLI INTERNI GIOCA A VESTIRSI DA POLIZIOTTO?
GRAVISSIMA AGGRESSIONE POLIZIESCA AL CASELLO DI FIRENZE!

Guardate questo video.
Questo è quello che è successo mercoledì notte al casello di Firenze dopo la partita di Coppa Italia Fiorentina – Atalanta.
Dopo due giorni di immagini testimonianze e video è ormai chiaro quello che è successo ed è molto preoccupante.

Senza alcuna motivazione, la polizia in assetto antisommossa ha fermato i bus dei tifosi dell’Atalanta che stavano tornando a casa dopo una partita tranquillissima, è salita a bordo, ha manganellato tutti, picchiato, minacciato, identificato . E poi ha fatto partire in tempo reale comunicati stampa per creare una criminalizzazione nell’opinione pubblica.

In questo video si capisce la dinamica dei fatti, la gratuità del tutto, ci sono molte altre testimonianze dirette. Pensate che adirrittura Gori, il sindaco del PD di Bergamo – un renziano, non proprio amico degli ultras! – è stato costretto a scrivere a Salvini, Ministro dell’Interno, per chiedere spiegazione sull’accaduto.

La stessa sera la polizia è tornata a caricare in curva, a La Spezia contro il Livorno. Anche qui sembra tutto mosso da un pretesto: mentre per i tifosi dell’Atalanta si è parlato della necessità di identificare (è questo il modo di farlo?) due persone resesi responsabili di aggressioni contro i tifosi fiorentini (ricostruzione poi smentita), a La Spezia il pretesto è stata una accessa discussione con degli steward che stavano provocando i tifosi del Livorno. È così che si deve compartare la polizia? È così che i supposti tutori dell’ordine pubblico devono agire? Invece di calmare gli animi picchi e terrorizzi tutti, anche chi stava lì a vedersi la partita?

È evidente: vedere un Ministro dell’Interno tutti i giorni vestito da poliziotto, avere rassicurazioni sull’impunità, pare abbia fatto perdere la testa a molti, dai dirigenti delle forze dell’ordine fino all’ultimo poliziotto.

Quello che vediamo in atto è il tentativo di distruggere ogni forma di aggregazione, di spaventare, di mostrare i muscoli. Lo abbiamo visto con lo sgombero dell’Asilo di Torino e la folle militarizzazione del quartiere Aurora, mercoledì lo abbiamo visto con questa aggressione violenta agli ultras dell’Atalanta.
Se non capisci chi comanda, molto bene, te lo fanno capire loro, a suon di botte.

Dobbiamo schierarci subito, dobbiamo fermare questa barbarie!
Perché è sempre stato così: si inizia dalle curve, dagli anarchici, da chi si crede di poter facilmente criminalizzare per poi trasportare queste misure repressive, questo livello di controllo e violenza alla società tutta.
Oggi è toccato agli ultras, domani toccherà a qualche altro singolo/a cittadino/a come Cucchi, Magherini, Aldrovandi, domani capiterà a qualche ragazzo o ragazza a una manifestazione.

Mandiamo tutta la nostra solidarietà e un augurio di pronta guarigione a chi ha dovuto subire tutto questo.

A noi queste prove di regime autoritario spaventano.
Organizziamoci, ribelliamoci, fermiamoli subito!

Da pagina PaP

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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