Foto tratta dal profilo Facebook di Virginia RaggiFoto tratta dalla pagina Facebook
Buongiorno, principesse. Il triste risveglio di chi credeva che il Movimento Cinque Stelle fosse davvero diverso
I grillini hanno fatto credere che per sradicare il malaffare bastava sostituire i vecchi partiti con i nuovi arrivati. Ora dovrebbero assumersi la responsabilità dell’illusione che hanno alimentato e delle aspettative che hanno creato
Chi illude, scappa nella delusione. «Il Movimento 5 stelle – ha scritto Peter Gomez – è nato per eliminare la corruzione dilagante in Italia e nelle sue classi dirigenti». Tanti italiani ci hanno creduto, e si possono capire. Chi ha fatto credere che per sradicare il malaffare bastava sostituire i vecchi partiti con i nuovi arrivati però è diverso: dovrebbe assumersi la responsabilità dell’illusione che ha alimentato. Invece, ha scelto di sentirsi tradito dall’arresto di Marcello De Vito, l’ex presidente del consiglio comunale di Roma accusato di corruzione. Secondo Virginia Raggi, caduto nella trappola di «affaristi, tangentisti, palazzinari che stanno provando ad adottare ogni metodo per tornare a “fare affari” a modo loro». E, ancora una volta, è tutta colpa del passato che non passa.
Invece, c’è una responsabilità culturale che si può accertare fin d’ora, e va al di là di quella penale di De Vito, ancora tutta da provare. «Abbiamo subito una scossa violenta, un brusco risveglio», ha detto Nicola Morra, presidente della Commissione antimafia dei 5 stelle. Dormivano, quando si obiettava loro che l’onestà è un presupposto della politica, e che il miglior modo inventato dalla civiltà politica occidentale per valutarla è la selezione della classe dirigente, cioè la formazione e la scelta delle persone che decidono che la politica sarà la loro professione, non un modo come un altro per passare il tempo, l’uno vale uno.
continua…
https://www.linkiesta.it/it/article/2019/03/23/m5s-stadio-roma-fallimento-raggi/41529/