Hanno fatto proprio bene i docenti della scuola media della zona del Lingotto, a Torino, che hanno manifestato un orientamento negativo a intitolare la loro scuola a Giovanni Agnelli, preferendo mantenere il prestigioso nome di Enrico Fermi.

La scuola è interessata da un progetto di ristrutturazione finanziato dalla Fondazione Agnelli.

Siamo di fronte ad una storia esemplare: mentre lo stato abdica ad una delle funzioni essenziali previste dalla Costituzione (garantire il funzionamento adeguato del sistema dell’istruzione) continuando a tagliare risorse, s’inseriscono i grandi poteri economici che pretendono di imprimere il marchio ideologico del loro mecenatismo (abbastanza provinciale, tra l’altro). La Fondazione Agnelli, inoltre, non è un’istituzione caritatevole ma uno dei centri studio padronali ispiratori delle controriforme che hanno devastato la scuola italiana, a partire dalla legge 107 del governo Renzi.

L’ idea di una istruzione pubblica e universale in Italia, e a Torino in modo particolarissimo, è legata alla storia delle lotte operaie non certo all’azione di un padronato sfruttatore e regressivo. Non è proprio il caso, dunque, che una scuola statale venga intitolata a Giovanni Agnelli.

Dichiarazione di Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del Partito Comunista Italiano.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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